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Martina Saiu

Adozioni di Bibbiano, continuano le indagini

Nei giorni scorsi si è molto parlato di un delicatissimo caso di traffico illecito di bambini atto a favorirne l’affidamento con la complicità del sindaco di Bibbiano e funzionari sanitari.

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Il caso di Bibbiano

In seguito a un’indagine, i carabinieri di Reggio Emilia hanno  messo agli arresti domiciliari sei persone e notificato dieci misure cautelari, sostenendo di aver scoperto un’organizzazione criminale che non solo era implicata nella gestione illecita di fondi pubblici ma soprattutto sottraeva bambini a famiglie in difficoltà per favorirne l’affidamento a famiglie di amici e conoscenti.

Sono sei casi di custodia che hanno inizialmente catturato l’attenzione degli inquirenti ma verranno ora posti sotto la lente di ingrandimento molti altri casi sospetti gestiti dei servizi sociali dell’Unione Val d’Enza, un consorzio di sette comuni.


Persone accusate

Tra gli arrestati spiccano Andrea Carletti, sindaco di Bibbiano, la responsabile dei servizi sociali dell’Unione Val d’Enza e tre psicoterapeuti del centro Hansel e Gretel di Moncalieri. Sono inoltre stati sospesi dai loro incarichi diversi psicologi e assistenti sociali che lavoravano per il consorzio.

Le accuse mosse contro il sindaco di Bibbiano sono ora limitate ad abuso d’ufficio e falso e riguardano l’affido dei  locali dove si svolgevano le sedute terapeutiche ma non più i crimini commessi contro i minori.

Dalle indagini è emerso che psicologi e assistenti sociali lucravano sui casi di affido e sulla loro gestione.

Tra le prove compaiono atti contraffatti, forzature e un’inquietante -ancora in fase di verifica- manipolazione di bambini in modo che dai loro racconti emergessero situazioni molto gravi, mai accadute, tali da motivarne il loro affido.


Il denaro

Ogni famiglia affidataria riceve un aiuto economico che varia dai seicento ai milleduecento euro mensili mentre ogni psicoterapeuta percepisce un guadagno pari a centotrentacinque euro a seduta.


L’elettroshock

Una delle notizie più diffuse è quella che afferma che ai bambini venisse fatto l’elettroshock per manipolarne i ricordi.

In un secondo momento, si è invece chiarito che lo strumento in questione non serve per la scossa elettrica e  viene utilizzato per la psicoterapia EMDR che invia ai pazienti stimoli acustici e tattili.


Le intercettazioni

Al centro dell’indagine dei carabinieri ci sono diverse intercettazioni che  dovrebbero dimostrare come psicologi e assistenti sociali abbiano manipolato i bambini in modo da fargli credere di aver patito abusi che non avevano subito.

Sembra assurdo come ci si scagli con enfasi e sdegno verso le persone, accusate di crimini del genere, senza prima aver fatto i dovuti accertamenti.

Parliamo di bambini sottratti ingiustamente alle loro famiglie.

Una cosa orribile.

La delicatezza del caso non dovrebbe generare  tutto il caos che si sta creando dietro le ipotesi fatte in fase di indagine.

Si dovrebbe –quantomeno- aspettare che fatti e fonti siano verificati.

Per i bambini, per le loro famiglie e per tutte le persone implicate.


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