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Martina Saiu

Allarme incendi: Tortolì ha dichiarato lo stato di calamità naturale

devastante incendio a Tortolì

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Il maestrale, sempre presente in Sardegna e in tutte le stagioni, è particolarmente temuto in estate perché molto amato dai piromani anche se in questo caso l’incendio non è di natura dolosa.

Nei giorni scorsi è divampato il fuoco a Tortolì e ha devastato abitazioni e campeggi interessando un’area di grande pregio ambientale quale l’area Sic del lido di Orrì e la zona archeologica di San Salvatore, compromettendo drasticamente zone importantissime per l’allevamento e la pastorizia.

"Dichiareremo da subito lo stato di calamità naturale perché il danno che Tortolì ha subito è ingente - conferma all'ANSA il sindaco Cannas - nel frattempo stiamo mettendo in moto la macchina organizzativa che sarà collegata con la Regione per procedere alla conta dei dannim che sono salati. Sarà una fase complessa perché dobbiamo sentire gli imprenditori privati e calcolare il danno ambientale. L'area andata in fumo è ad alta densità agricola, ma ci sono anche agriturismo, ristoranti e B&B"

(fonte ANSA)

Le abitazioni e il Lido di Orrì

Le fiamme hanno assalito diverse abitazioni che sono state evacuate inoltre le alte temperature hanno creato una reazione a catena che ha fatto esplodere diverse bombole a gas che si trovavano all’esterno di alcune delle case.

Il maestrale ha sospinto il fumo fino alla spiaggia di Orrì, creando il panico fra i bagnanti che hanno temuto il peggio. La spiaggia è stata evacuata dagli uomini della protezione civile tramite l’unica strada che da Tortolì porta a Barisardo. Da due giorni il lavoro prosegue senza sosta e le fiamme allontanatesi dal centro abitato stanno ora minacciando la vicina Barisardo.

È iniziata la conta dei danni

La giunta comunale di Tortolì ha dichiarato lo stato di calamità naturale. L’incendio di questo fine settimana ha distrutto circa 800 ettari di macchia mediterranea nel territorio che costeggia le spiagge di Orrì e di Foxi Lioni, dove sono state evacuate migliaia di persone tra spiagge camping e abitazioni private. L’area danneggiata dal rogo è ad alta densità agricola inoltre ospita agriturismi, ristoranti e Bed and breakfast. L’incendio si è inoltre portato via un bosco con piante secolari.

Le indagini

Il comandante regionale del Corpo Forestale ha dichiarato di aver già individuato il punto esatto da cui si è scatenato l’incendio. Sembrerebbe che la responsabilità sia da attribuire a un agricoltore che bruciava sterpaglie nonostante il vento e i divieti stagionali.

In base alle ricerche pare che il rogo sia partito da delle sterpaglie, residuo di potatura, incautamente bruciate dall’ agricoltore nel suo agrumeto in zona San Salvatore, nei pressi della spiaggia di Orrì. Una volta verificata questa tesi spetterà alla magistratura intervenire. Intanto altri roghi stanno seminando il panico in tutta l’isola.


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