Cagliari, presentazione del libro “La vita è tutto il resto”
Autobiografia oncologica raccontata con autoironia
Mia madre, la mia adorata mammina, che ha affrontato il tumore ovarico mi ha insegnato che il cancro non deve essere rimosso, complice l’inconscio, ne celato in grida silenziose di presunta ingiustizia verso un Dio che si sente lontano ma bensì accettato: bisogna essere consapevoli che il tumore è solo uno strumento che la nostra anima ha scelto per vivere delle esperienze. La nostra anima non teme le prove, non fugge da esse perché non è mai una vittima e’ l’artefice.
Oggi la mia mamma “e’ oltre” ma rimangono le sue amiche del cuore tra le quali vi e’ anche Valentina Ligas, autrice del libro “La vita è tutto il resto”, libro che mia madre ha letto nella sua degenza al Businco e che oggi è gelosamente custodito nella mia biblioteca.
Mi piace pensare che dietro questo articolo ci sia anche mia madre: amava tanto scrivere e da bambina voleva fare la giornalista mi permetto pertanto di firmarlo anche a suo nome perché so che lei avrebbe scritto un pensiero per la sua cara, dolce Vale.
“La vita è tutto il resto e’ un libro autobiografico che conduce il lettore nel mondo di Rose una donna che ama la vita e che ogni giorno sceglie di essere felice nonostante sia una paziente oncologica.
L’esperienza del dolore è ineludibile ma esistono esperienze che, nel cammino di una donna, sono particolarmente dolorose come una diagnosi di carcinoma multicentrico, la mastectomia al seno destro, la chemio rossa, tutti eventi che la giovane Rose, protagonista del libro, vive in prima persona.
L’identità di ogni individuo si fonda sui bisogni di amore, benessere, successo e sui conflitti che vive nella solitudine del proprio essere: Rose è sposata con Bobo e ha tanti sogni da realizzare quando si trova a confrontarsi con un “estraneo” che vive nel suo corpo e che mina non solo la sua bellezza ma la sua stessa vita, un estraneo che lei sola può affrontare direttamente.
Non c’è dato di sottrarci al dolore, di escluderlo dalla nostra vita quel che possiamo fare è solo definire come viverlo: ed è questo che fa Rose, utilizzando la malattia come potente mezzo psicologico per valorizzare la propria esistenza. Rose non si lascia scoraggiare dall’ “ostacolo” ma capisce che è fondamentale trovare una convivenza “benefica” con esso, sceglie la felicità, la speranza, una scelta vincente che la porterà a realizzare tanti sogni tra i quali quello più grande: essere madre.
Il libro sarà presentato il 28 ottobre alle ore 17:00 presso l’aula Consiliare del Comune di Cagliari.
(Fausta Giorgia Mascia ed Eva Simola)
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