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DifesaBovio Sardegna

Caso Bovio: la verità che spalanca al coraggio!

Prove di audacia (e resistenza) a Palazzo Sanjust

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«Mi chiamo :. :., ex-Venerabile dell'esercito del Nord, Sovrintendente delle legioni Nathan, servo leale dell'unico vero Gran Maestro Gustavo Raffi. Figlio di una vedova, sposo della Luce assassinata dalle Tenebre... ed avrò la mia vendetta... in questa chat o nell'altra!»

Questo immaginiamo il grido di battaglia, o il pensiero passato per la testa e magari pronunciato soltanto a fior di labbra, che ha spinto un coraggioso e leale fratello a postare, sulla nutrita chat ufficiale degli ex Maestri Venerabili della Circoscrizione Sardegna del Grande Oriente d'Italia, il link all'articolo/confessione del suo collega Venerabile apparso nei giorni scorsi fra le colonne virtuali di giornalia.com (quello in cui si denunciavano le coperture offerte dai Vertici isolani agli oltraggi al busto di Giovanni Bovio, agli insulti a Mattarella e... così via, per farla breve).

A tutt'oggi, constatiamo, nonostante la durissima reprimenda pubblicata dal segretario dell'imperatore Commodo (subito materializzatasi nella chat in seguito all'atto sprezzantemente ardito), il fratello in questione ha scelto di lasciare il post incriminato al suo posto. Ma non solo, perché con un sapiente depistaggio dialettico ha pure aggirato la durissima censura esistente sul "Caso Bovio" (quella per la quale anche le pietre sanno, ma nessuno ha udito, visto e soprattutto parlato): «Stavo mandando questo articolo che non ho letto ad un fratello di Loggia che non ha il cellulare. E comunque non ne condivido il contenuto», questa la brillante scusa del Masaniello con dimostrazione del Teorema di Pitagora a seguito.

Così, di fronte alla regola aurea del "negare, negare sempre!" a Pyongyang, leggi Piazza dell'Indipendenza 1, si sono ammutoliti tutti, e per una volta il capo l'ha dovuto chinare, mestamente, il potere costituito.

Difesa Bovio Sardegna si complimenta con questo bravissimo e straordinario Fratello! Osare sempre, diciamo noi, di più quando è per una lodevole causa.

Graham Greene redivivo avrebbe giusto materiale per il sequel del suo romanzo "Il nostro agente all'Avana"... e forse questa volta arriverebbe anche il Nobel.

Qualche considerazione è però opportuna, senza scadere in nessun modo nella polemica (che volutamente abbiamo abbandonato).

Si è scritto nel Titolo: la verità richiama il coraggio. Di questo ne eravamo sicuri, ma non potevamo certo immaginare che in un paio di giorni addirittura due tra i nostri colleghi avrebbero preso una così ferma e qualificata posizione sul "Caso Bovio".

Il primo Venerabile con un articolo a tratti commuovente, sul recupero di un'amicizia tradita; ancora anonimo però, se non per il diretto interessato Gianfranco Murtas. Un Venerabile - presumibilmente a tutt'oggi in carica - che ha avuto il coraggio di porgere le scuse all'amico giornalista per non essere intervenuto a sua difesa nel "collegio della vergogna", quello ormai famigerato del 18 luglio scorso, quando il Grande ayatollah successore di Bovio emise, tra il plauso di tutti gli impavidi Alfieri del libero pensiero ivi presenti, la sua personale fatwa contro l'intero giornalismo nella sua variante più pura: quella dell'inchiesta a favore della verità.

Il secondo ex-Venerabile scolpendo sopra il proprio gesto eroico nome e cognome in chiaro, offrendosi in tal modo alla poesia epica di un domani che saprà, diversamente dall'oggi, raccontare in chiave mitica i fatti ed i personaggi di questa tragica (ma sempre più comica, se non altro per il tenore di alcuni dei personaggi coinvolti) vicenda.

Ad ogni modo, «chi salva la vita di una persona è come se avesse salvato l’umanità intera», così è detto nel Corano (sura 5). Noi nel nostro piccolo, con l'articolo "Un Oriente da rottamare, una Massoneria da riformare", abbiamo già redento i cuori di due fratelli. 

Con molto orgoglio, e grazie a Giornalia, di questo andiamo tanto fieri.

Difesa di Bovio Sardegna

RIPRODUZIONE RISERVATA ©

letto 2056 volte • piace a 0 persone3 commenti

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tramus comar

15 Set 2021

"Il primo Venerabile con un articolo a tratti *commuovente*..." Niente... fa già ridere così.


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DifesaBovio Sardegna

15 Set 2021

Ringraziamo il lettore per la segnalazione del refuso. La forma corretta è infatti *commovente*.


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tramus comar

15 Set 2021

Macché refuso! Valentina ti saluta ;-)


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