Ci lascia Raffaele Pisu, l'attore dalle mille vite artistiche
E' morto a 94 anni il popolare attore e conduttore di origini sarde. Il padre era originario di Guspini. «Vorrei che le mie ceneri venissero disperse nel mare del Poetto»
Raffaele Pisu, nome d'arte di Guerrino Pisu, nasce a Bologna da genitori di origini sarde. Il padre, nato a Guspini, faceva il maresciallo dei Carabinieri, che alla fine si fermò in Emilia: «era uno di quelli vecchio stampo. Un uomo vero, giusto. Ed è grazie a lui che io mi ritengo sardo. È vero, sono nato a Bologna, ma come i sardi sono uno che se le lega al dito. Il siciliano riesce a perdonare, il sardo no: aspetta la sua rivincita. E poi a Cagliari vive mia figlia Barbara, che fa la capo infermiera».
L'inizio della carriera proprio dopo la fine della guerra
Prima di incontrare Sandro Bolchi, regista del suo primo film col quale fondò il teatro "la soffitta", combatté da partigiano nella Seconda Guerra Mondiale. «Io ero un partigiano e nel 1943 fui arrestato dai tedeschi che mi tennero prigioniero per oltre un anno. Tornai a Bologna solo dopo la Liberazione».
Tantissimo teatro prima della televisione
Tra cinema e teatro con Wanda Osiris e le sorelle Nava, fece anche la radio, conoscendo un giovanissimo Corrado. «Poi è arrivata la televisione. Cominciai con Nino Manfredi, Gino Bramieri, Paolo Ferrari, Antonella Steni. Oggi sono tutti morti, sono rimasto solo io. Erano i primissimi anni Cinquanta».
A 94 anni ancora sul set
Stava ancora lavorando, e per ottobre era previsto l'inizio delle riprese del nuovo film del figlio Antonio: «A ottobre gireremo tra Cesena, Bucarest e Budapest “Addio Ceausescu”, diretto da Antonio e prodotto dalla Genoma Films di Paolo insieme a Dan Burlac, già Palma d’oro a Cannes. La sceneggiatura è già stata venduta a Rai Cinema. Una storia vera che racconta di tre romagnoli nella Romania di Ceausescu»
Il suo ultimo progetto
«Costruire una bara a remi e arrivare in Sardegna. Vorrei che le mie ceneri venissero disperse nel mare del Poetto».
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