Educare all’odio: cui prodest?
“La congiura”. Spari a Trump: non è stata una sorpresa. Di Mimmo Leonetti
La follia dei singoli non rappresentano un caso eccezionale ma esprimono la situazione di labilità psichica della società occidentale che sta perdendo l’uso della ragione perché ha perso i cardini della fede e della legge naturale .
In un’epoca come quella attuale, in questa follia di inizio millennio, nella quale molti termini vengono usati in maniera impropria, non è raro trovarsi di fronte a parole di grande rilevanza impiegate in contesti errati, adoperate con delle sfumature indebite, ed infine – ipotesi peggiore – notare che ad esse vengano attribuiti significati totalmente fuorvianti rispetto a quelli originari, se non addirittura opposti.
Pensare che l’umanità è divisa tra chi ha il diritto di vivere e chi non è degno di sopravvivere .
Il funerale quale rimedio contro antagonista ( nemico) politico come liberazione da chi la pensa diversamente.
Questa e' in un certo senso avvezza a forme estremamente dure e anche violente di conflittualità.
Le parole possono essere come minime dosi di arsenico: ingerite senza saperlo sembrano non avere alcun effetto, ma dopo qualche tempo ecco rivelarsi l’effetto tossico, come anche i pensieri, atteggiamenti, pregiudizi che si trovano nella mente degli uomini. I pregiudizi possono uccidere. Il sospetto può distruggere. La ricerca insensata di un capro espiatorio può travolgere come una catastrofe adulti, bambini...e anche i bambini non ancora nati.
Atti criminali che hanno l'intenzione o sono progettati per provocare uno stato di terrore nel pubblico generale, in un gruppo di persone o in alcuni individui in particolare, per scopi politici che sono ingiustificabili in qualsiasi circostanza, a prescindere da qualsiasi considerazione possa essere invocata per giustificarli, sia di natura politica, filosofica, ideologica, razziale, etnica, religiosa o di qualunque altra natura
Educare all’odio, come atto di liberazione per costringere chi ha un pensiero liberale – politico diverso da noi.
I Sicari, conosciuti anche come zeloti, erano un movimento ebreo del primo secolo che ha cercato di scacciare i romani dalla Palestina Usavano metodi senza scrupoli, si mescolavano tra le persone durante ritrovi pubblici e accoltellavano le loro vittime per poi scomparire nella folla...
È difficile trovare uno spazio per i diritti umani quando la vita è messa deliberatamente a rischio, quando è vista come “un danno collaterale”.
Atti di odio che causano una frattura nell'umanità, atti che sembrano minare alla radice e mettere da parte i valori che dovrebbero stare alla base dei diritti umani-e lo stesso accade al sistema legale che li protegge. Tuttavia, anche durante un tale abbattimento, i diritti umani continuano ad essere operativi, seppure all'interno di uno stato indebolito, e nonostante non possano riparare a tutti i danni, possono fornire una protezione minima e speranza di giustizia.
I Membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall'uso della forza, sia contro l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di qualsiasi Stato, sia in qualunque altra maniera incompatibile con i fini delle Nazioni Unite.
Determinati diritti umani, come il diritto alla vita o il diritto alla libertà dalla tortura, dai trattamenti disumani e degradanti non possono mai essere messi da parte. Sono diritti fondamentali da dovere essere osservati anche quando la sicurezza dello Stato è a rischio.
“Mostrami ciò che Maometto ha
portato di nuovo e vi troverai solo
cose cattive e disumane, come la
sua direttiva a diffondere la fede
per mezzo della spada.”
È il settimo dialogo interconfessionale di ben ventisei, pronunciato da Manuele II Paleologo, imperatore di Bisanzio (1391-1425). Fra cristiani e musulmani.
Devi accedere per poter commentare.