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Roberta Ferri

Giorgio Gemisto, detto Pletóne: un neoplatonico a Palazzo Sanjust

Sabato 7 maggio Casa Massonica cagliaritana

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A quasi due anni dalle tremende scellerataggini compiute a Palazzo Sanjust (tuttora impunite, a quanto filtra dalle segrete stanze...), con le offese goliardiche perpetrate ai danni dei Busti sacri di Giovanni Bovio e Giuseppe Mazzini, gli insulti goliardici al Capo dello Stato Sergio Mattarella, gli scassinamenti goliardici di armadi atti alla custodia degli arredi dei Templi, i furti goliardici di Libri venerandi quali la Tōrāh, le ingiurie goliardiche diffuse a mezzo socials e vergate sul retro (ci dicono) del Labaro del Capitolo dell’Arco Reale “Knight of Heredom” n° 85 di Cagliari, riguardanti la presunta scarsa vigoria e prestanza sessuale di un certo “venerabile” (i cui “attributi” massonici non passerebbero – a dire dell’intrepido, e sicuramente avvinazzato amanuense – l’implacabile vaglio degli architettonici strumenti di misura), i vignettamenti goliardici ai danni del Gran Maestro Stefano Bisi e le goliardiche liste di proscrizione preparate per chi nel frattempo denunciava le sconcezze, continua l’encomiabile tentativo portato avanti dai massoni cagliaritani di superare il grave shock subito, da loro e dall’intera Circoscrizione sarda, per le colpe di pochi e la volontà di coprire questi pochi da parte di pochi altri (però d’alto borgo) molto più scellerati dei primi.

Ma siamo certi che qualcuno, prima o poi, spiegherà perché si siano tollerate e incoraggiate queste vergogne.

La bella iniziativa, stavolta, si esprime in una Giornata di Studi, organizzata nella Casa Massonica cagliaritana di Piazza Indipendenza n° 1, nella data di sabato 7 maggio alle ore 17:00, interamente dedicata al filosofo neoplatonico Giorgio Gemisto, detto Pletóne.

L’evento è stato voluto dal M:.V:. della R.L. Lando Conti n. 1056 all’Oriente di Cagliari. Porterà i saluti del Collegio dei M:.M:.V:.V:. della Sardegna il suo presidente, Giancarlo Caddeo, mentre moderatore sarà Roberto Reina. Relatore della serata Moreno Neri, studioso della tradizione classica e umanistica e già membro del Comitato Scientifico di Hiram, Rivista del Grande Oriente d’Italia, del Comitato di redazione de L’Acacia, Rivista di studi esoterici, e del Comitato editoriale de La Rivista dei Dioscuri, trimestrale policulturale e politeista. Le conclusioni saranno affidate, invece, al Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia, Michele Pietrangeli.

L’occasione è di quelle “importanti”. Anche perché indagare la figura di Pletóne significa approfondire le vicissitudini che stanno alla base dell’intreccio, creatosi proprio nel corso del quattrocento, tra il neoplatonismo classico, cioè quello che si può ascrivere alla tradizione plotiniana, e l’ermetismo di età ellenistica.

Ma non solo, poiché – stando a quanto riferito dallo stesso Marsilio Ficino – proprio Giorgio Gemisto sarebbe stato l’ispiratore del cosiddetto “ritorno” di interesse per il pensiero di Platone, ed avrebbe spinto Cosimo de’ Medici a fondare, nel 1462, l’Accademia platonica fiorentina, fucina speculativa da cui si sarebbe sviluppata quella corrente filosofica di stampo umanistico che, nel corso dei decenni successivi, avrebbe visto in Pico della Mirandola, Niccolò Cusano e Giordano Bruno i suoi più alti rappresentanti.

Questi pensatori, spesso contrapposti alla tradizione “scolastica” di stampo tomistico-aristotelico, daranno vita ad una “disputa” filosofica che si prolungherà ben oltre l’anno 1523, data di scioglimento dell’Accademia fiorentina.

La presenza del Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia Michele Pietrangeli fornirà, inoltre, lo spunto per un approfondimento sul tema delle influenze del neoplatonismo e dell’ermetismo sulla tradizione massonica, così come oggi viene tramandata. Ma anche sulle difformità, a dispetto di ciò che comunemente viene creduto, tra il movimento filosofico che prese le mosse dalla speculazione di Plotino ed il complesso del Corpus Hermeticum di origine medievale (come portato in Italia, dalla Macedonia, da Leonardo da Pistoia). Soprattutto in funzione delle differenze circa il ruolo dell’uomo – quindi dell’iniziato – all’interno delle dinamiche immanenti e trascendenti della creazione divina. 

RIPRODUZIONE RISERVATA ©

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Silvia Gigli

28 Apr 2022

Ottima iniziativa!! Segnalo per gli organizzatori di approfondire i legami tra Pletone e la dottrina zoroastriana. Sono attestati motivi di collegamento anche con il brahmanesimo.


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