G.O.I.: rinviata al 24 maggio la decisione sul ricorso di Taroni. Parte un’informativa all’Antimafia
Al calor bianco la partita nel Grande Oriente d'Italia, tra rinvii fuori Regolamento e richieste di intervento alla politica
È arrivata nella tarda mattinata di oggi la notizia che la Corte Centrale del Grande Oriente d'Italia ha deciso di rinviare, al prossimo 24 maggio, la decisione sul ricorso della Lista "Noi Insieme" circa il verdetto del Comitato Elettorale Nazionale il quale, annullando oltre un centinaio di schede valide (almeno secondo l’orientamento dell'Ordinamento italiano), ha sottratto la Gran Maestranza al legittimo vincitore della competizione elettorale Leo Taroni, consegnandola al calabrese Tonino Seminario, detto massonicamente “Talloncino”.
Questa circostanza, che non pare avere appigli regolamentari, impedisce per ora il ricorso al giudice civile, che dovrà pronunciarsi sulla eventuale sospensiva della intronizzazione di “Talloncino”, e poi nel merito delle richieste di Taroni e Magno, il notaio messinese che non dispera in un risultato utile.
Intanto filtra dagli ambienti taroniani di “alto livello” la circostanza, tutta da verificare, di una informativa predisposta appositamente per la Commissione Parlamentare Antimafia.
Questo documento sarebbe stato redatto per portare all'attenzione della politica nazionale le gravi violazioni di legge che la lista "Noi Insieme" imputa all'attuale e passato vertice del Grande Oriente d'Italia.
Lo scontro si profila al calor bianco e presto potrebbero essere disposte espulsioni dall’Ordine come contromossa per arginare gli attacchi dei "fratelli" ribelli, che con l’ultimo atto sembrano puntare all'intervento diretto della Commissione Parlamentare presieduta dall'on. Chiara Colosimo.
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