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Il parere di Crescenzio Bentivoglio sul rapporto GOI/GLRI: regolarità, riconoscimento e sovranità territoriale

Ci scrive l'ex Grande Assistente del Gran Maestro della Gran Loggia Regolare d'Italia: «il documento del 04 dicembre 2015 fu atto propositivo e non deliberativo»

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"Innanzitutto, premetto che scrivo unicamente a titolo personale e sono a conoscenza di tali circostanze quale ex membro e Assistente Gran Maestro della GLRI.

Il Pro Gran Maestro della UGLE il Marchese Northampton al meeting dei Gran Maestri Europei del 5 e 6 novembre del 2007 ha ricordato cosa intende la UGLE per regolarità, riconoscimento e sovranità territoriale.

Su quest’ultimo punto il Pro G.M. ha dichiarato che per la UGLE sovranità territoriale non significa occupare un territorio, ma semplicemente che una Gran Loggia ha l’autorità esclusiva sulle Logge che ne fanno parte nel luogo in cui sono concretamente dislocate, e senza doverla dividere con Supremi Consigli o altri corpi rituali.

In merito al riconoscimento ha ribadito che è prassi consolidata della UGLE di non riconoscere una seconda Gran Loggia in un territorio senza il preventivo consenso della Gran Loggia già riconosciuta.

Premesso ciò, la UGLE nel 2023 ha deciso di riconoscere il GOI, già da loro ritenuto regolare dal 2001. A questo punto si avvia la procedura. il Consiglio dell’Ordine del GOI ha comunicato e dichiarato alla UGLE che, se verrà ripristinato il riconoscimento, la GLRI continuerà ad essere riconosciuta dalla UGLE senza soluzione di continuità.

Sulla base della dichiarazione rilasciata dal GOI, il Board della UGLE ha informato la GLRI che avrebbe portato alla Gran Loggia del 08 marzo 2023 la richiesta di riconoscimento del GOI chiedendo alla GLRI entro pochi giorni il consenso.

Visti i tempi stretti – siamo quasi alla fine di febbraio – e la Gran Loggia già programmata ad aprile, il GM non ha potuto fare altro che convocare un Board straordinario per chiedere un parere collegiale sulla richiesta della UGLE di riconoscere il GOI.

Il Board della GLRI, dopo aver esaminato il contenuto della richiesta del Board della UGLE, si è limitato a prendere atto delle determinazioni e del contenuto della missiva, impegnandosi a far ratificare la “presa d’atto” nella Gran Loggia del 01 aprile 2023.

Da tutto ciò emerge che le due Gran Logge rimangono territorialmente sovrane con le proprie Logge, senza però avere alcun obbligo di riconoscimento reciproco; ma questa è un’altra storia.

Per quanto riguarda il periodo 2015/2016, nella riunione di Gran Loggia del 29 ottobre 2016, il Gran Mastro Fabio Venzi, dopo aver consegnato al Fr. Derek Dinsmore Gran Cancelliere della Gran Loggia Unita d’Inghilterra l’onorificenza dell’Ordine della Stella Fiammeggiante, ha chiarito al Gran Cancelliere che la Gran Loggia è pronta ad esprimere il parere per riconoscere il GOI, solo in presenza di una delibera della Gran Loggia del GOI, ritenendo la decisione del Consiglio dell’Ordine del GOI (cioè la sua Giunta) del 04 dicembre 2015 un atto propositivo e non deliberativo.

Da quel momento sono passati circa 8 anni e il resto è ben noto a tutti.

Fr. Crescenzio Bentivoglio"


Nota di Redazione:

A maggior chiarimento, ci preme sottolineare quanto disposto ai Punti 4.5 e 4.6 dell’Agenda, datata 20 febbraio 2023, predisposta dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra, i quali recitano espressamente:

4.5: «Il Grande Oriente ha richiesto il ripristino del riconoscimento. (…)»;

4.6: «Il Grande Oriente accetta l’attuale prassi della Gran Loggia di non riconoscere una seconda Gran Loggia in un territorio senza il consenso e l’accordo di entrambe le Grandi Logge interessate e ha già indicato che, se il riconoscimento verrà ripristinato, acconsentirà e concorderà con questa Gran Loggia il continuo riconoscimento della Gran Loggia Regolare d’Italia. La Gran Loggia Regolare d’Italia ha dato un analogo consenso e accordo nei confronti del Grande Oriente d’Italia».

Se, come ha sottolineato il Grande Assistente al Gran Maestro Fabio Venzi all’epoca dei fatti, il documento della Giunta GOI del 4 dicembre 2015 fu un atto propositivo (verso quale organo del GOI? Forse la Gran Loggia?) e non deliberativo, su quali basi il 20 febbraio del 2023 la Gran Loggia Unita d’Inghilterra ha potuto affermare che il Grande Oriente d’Italia: «It will consent and agree to this Grand Lodge’s continued recognition of the Regular Grand Lodge of Italy»?

Esistono, forse, altri documenti in merito alla vicenda che non sono nella piena conoscenza dei “fratelli” al Grande Oriente d’Italia? Forse la Gran Loggia del GOI ha deliberato a sua insaputa il riconoscimento della giurisdizione della Gran Loggia Regolare d’Italia sul territorio italiano?




Ci può dichiarare il Gran Maestro pro tempore del Grande Oriente d’Italia Antonio Seminario se il GOI riconosce o meno la giurisdizione della Gran Loggia Regolare d’Italia sul suolo nazionale (come appare dal documento in questione)? Ci può anche dichiarare se – a suo parere – la Gran Loggia Unita d'Inghilterra abbia motivo di credere che il GOI riconosca tale giurisdizione della GLRI in Italia? 

E se il GOI riconosce tale giurisdizione della GLRI, in base a quale atto deliberativo lo fa, se il documento del 04 dicembre 2015, a firma dell’allora Gran Segretario Michele Pietrangeli, è atto meramente propositivo, come si afferma dal lato GLRI? Oppure l’allora Grande Assistente del Gran Maestro della GLRI si inganna, e l’atto del 04 dicembre 2015 era – al contrario – atto deliberativo?

Ma se era atto deliberativo, può il Gran Maestro pro tempore del Grande Oriente d’Italia Antonio Seminario indicarci in virtù di quali poteri l’allora Giunta del GOI ha modificato dell’art. 2 della Costituzione del Grande Oriente d’Italia, che recita: «Il GOI (...) rappresenta la sola fonte legittima di autorità massonica nel territorio italiano e nei confronti delle Comunioni massoniche estere»?

Attendiamo risposte. E crediamo di essere nella buona compagnia dei 23mila affiliati al Grande Oriente d'Italia.

La redazione di Giornalia precisa ulteriormente che il sig. Crescenzio Bentivoglio non fa più parte, ad alcun titolo, della Gran Loggia Regolare d'Italia e di alcun'altra Obbedienza Massonica Nazionale.

Ci riserviamo, come redazione, di eseguire ulteriori approfondimenti in merito nel prossimo futuro.

RIPRODUZIONE RISERVATA ©

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