Italia: nessuna regione in linea con gli obiettivi di neutralità climatica al 2030
la necessità dell’Italia di dotarsi di una legge per il clima
Italy for Climate è una iniziativa della Fondazione per lo sviluppo sostenibile promossa da un gruppo di imprese e di associazioni di imprese particolarmente sensibili al tema del cambiamento climatico. Scopo dell’iniziativa è promuovere l’attuazione di una Roadmap climatica per l’Italia, in linea con le indicazioni europee del Green Deal e con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi: "raggiungere la neutralità climatica entro la metà del secolo è l’unico modo per arginare la crisi climatica, ma è anche una straordinaria occasione per costruire una società ed una economia migliori". Le Regioni intervenendo direttamente sulla definizione e realizzazione di politiche energetiche, trasportistiche, insediative etc hanno un ruolo fondamentale in questa transizione.
Con “La corsa delle Regioni verso la neutralità climatica” Italy for Climate (I4C) e Ispra hanno pubblicato un rapporto sulle performance climatiche delle Regioni italiane, al fine di supportare il dibattito in merito al ruolo e alle modalità con cui queste contribuiranno al processo di decarbonizzazione del Paese.
Da questo report risulta che in Italia sono presenti grandi polarizzazioni: la Campania è la regione più virtuosa, mentre Toscana, Umbria, Lombardia e Veneto sono lontane dai target. Tuttavia, nessuna regione “è in linea con gli obiettivi intermedi fissati a livello europeo per la neutralità climatica al 2030”.
Il ranking è costruito sulla base di tre parametri - emissioni di gas serra, consumi di energia e fonti rinnovabili - e considera gli indicatori in cui ciascuna regione presenta valori migliori della media nazionale. Le regioni Campania, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria e Marche sono ai primi posti, mentre Toscana, Umbria, Lombardia e Veneto chiudono la classifica.
Per quanto riguarda le emissioni di gas serra, il report mostra che nel biennio 2017-2019, metà delle regioni italiane non ha ridotto le proprie emissioni. Solamente in Lazio e in Liguria sono stati apportati tagli annui, che, se mantenuti, saranno in linea con l’obiettivo di neutralità climatica. Per quanto riguarda i consumi energetici, in 14 regioni su 20, in particolare nel nord, sono aumentati i consumi energetici. Inoltre 7 regioni (Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Sardegna, Lazio e Puglia) sono responsabili del 99% del consumo nazionale di carbone. Infine, per quanto riguarda le fonti rinnovabili, ad eccezione di Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Basilicata, Calabria, Molise, le altre regioni sono lontane dall’obiettivo al 2030.
Sulla base dei risultati citati, Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ha sottolineato la necessità dell’Italia di dotarsi di una legge per il clima, che permetta di raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030 e che stabilisca target specifici e vincolanti. Inoltre, i risultati di questo studio evidenziano il ruolo fondamentale delle amministrazioni locali “in accordo con le politiche intraprese a livello centrale” ( Alessandro Bratti – direttore generale dell’Ispra) e l’urgenza di “alimentare un dibattito informato sui temi del clima e dell’energia in Italia attraverso un’ampia interlocuzione con imprese, istituzioni e opinione pubblica” (Andrea Barbabella – coordinatore di I4C).
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