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Redazione Giornalia

Le elezioni comunali di Cagliari 2019, il 16 giugno si voterà per scegliere il sindaco

Il capoluogo regionale tornerà alle urne prima della naturale scadenza, per le dimissioni del sindaco Massimo Zedda.

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Tre sono gli sfidanti per lo scranno da primo cittadino: Francesca Ghirra per centrosinistra, Paolo Truzzu per il centrodestra e Angelo Cremone per Verdes Cagliari Pulita

Dopo le suppletive di gennaio, le Regionali di febbraio e le Europee di maggio, il capoluogo sardo torna alle urne, dopo tre anni dalle ultime comunali, per decidere il prossimo sindaco. Massimo Zedda, dimissionario dal ruolo di primo cittadino, ha preferito lo scranno da consigliere, dopo la batosta alle regionali, con la vittoria di Solinas.

Ghirra per il centrosinistra

Francesca Ghirra, ex assessora all’urbanistica della Giunta Zedda, è la candidata al ruolo di sindaco dopo aver vinto le primarie del centrosinistra. Sette sono le liste che la sostengono: Campo progressista Sardegna, Sinistra per Cagliari, Pd, Futuro in comune con Massimo Zedda - Donne con Francesca Ghirra, Sardegna in comune, Marzia Cilloccu per Cagliari, Cagliari città d'Europa, che comprende Partito socialista italiano, Centro democratico, Upc, indipendentisti e civici. L’ex assessora è convinta – o sarebbe meglio dire speranzosa – di riuscire a vincere al primo turno.


Truzzu per il centrodestra

Il centrodestra scommette tutto sul consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu, scelto – si presume – nelle stanze “continentali” dopo un accordo Meloni-Salvini-Berlusconi. Qualora dovesse vincere, dovrà abbandonare lo scranno da consigliere regionale. A supporto della sua candidatura ci sono 11 liste: Forza Italia, Lega, Riformatori, Sardegna forte, Popolari per Cagliari, Forza Paris, Udc, Cagliari civica, Psd'Az, Sardegna20venti, e Fratelli d'Italia.

In campo anche l’ambientalista Cremone

Il terzo sfidante è l’ambientalista Angelo Cremone, sostenuto dalla lista Verdes per Cagliari Pulita, escluso inizialmente per dubbi sul numero minimo di firme e poi riammesso una settimana più tardi, dopo un ricorso al Tar. Illustre assente è il Movimento 5 Stelle: il candidato – il cardiologo Alessandro Murenu - è stato escluso a causa del clamore mediatico di un post su Facebook, nel quale esprimeva posizioni contrarie all’aborto e alle unioni civili. Esclusione che ha portato anche alla decisione di non far correre neanche la lista del M5S.

Una raccomandazione per gli elettori cagliaritani: mi raccomando, prima di tutto andate a votare, e fate la vostra scelta con il cuore, non con la pancia.



Fonte: julius
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