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Mauro Fagiolo

Chi acquista merce contraffatta sui vari gruppi Facebook conoscerà anche le sanzioni a cui và incontro ?

truffa

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Nell'ultimo decennio sui vari social network e in particolare sul più importante Facebook sono nati dei gruppi privati, dove utenti si sono improvvisati commercianti online, senza rispettare nessuna delle norme amministrative e penali che disciplinano la materia specifica. In questi gruppi si accede senza alcun tipo di problema, e una volta dentro si può scegliere la merce da acquistare (per il 90% le marche più ricercate ma contraffatte) trasferendo il più delle volte ordinazione e la transazione finale sul programma di messaggeria istantanea wathsApp (secondo le leggende metropolitane metodo sicuro per poter trattare conversazioni che potrebbero creare dei problemi giudiziari, cosa assolutamente non vera  in quanto le tracce telematiche a beneficio della Magistratura inquirente sono disponibili per diversi anni anche se soggette alla verifica della Corte Americana trovandosi i server nel territorio di loro giurisdizione).

Al termine della transazione acquirente fornirà il proprio indirizzo di casa per la ricezione della merce, e dovrà inviare la somma totale relativo all'acquisto ricaricando la postepay del "commerciante" che per questo invierà copia del suo documento di identità e del codice fiscale oltre che il numero della carta prepagata postepay da ricaricare.  Spesso l'acquirente ricaricherà una postepay smarrita e/o clonata al quale è associato un codice fiscale creato con uno dei tanti programmi free che si trovano sulla rete, e in questo caso ci avrà rimesso la somma perchè il pacco non arriverà mai. Anche provando a contattare di nuovo il venditore lo stesso dopo varie scuse passerà alle minacce ben conscio che nessuno va a denunciare di avere subito una truffa ben sapendo che lui acquistando ha commesso un illecito amministrativo, quando non si tramuta in un illecito penale;

Cosa si intende per merce contraffatta? Un prodotto viene definito contraffatto quando è stato ottenuto imitando altri prodotti che sono brevettati e/o apponendo scritte e immagini di proprietà di altri soggetti, senza averne ottenuto il permesso. Le merci riconosciute come contraffatte sono di solito sequestrate e distrutte.

Cosa si rischia per contraffazione? Soggiace alla pena della reclusione da uno a quattro anni e della multa da euro 3.500 a euro 35.000 chiunque contraffà o altera brevetti, disegni o modelli industriali, nazionali o esteri(3), ovvero, senza essere concorso nella contraffazione o alterazione, fa uso di tali brevetti, disegni o modelli contraffatti .

Nonostante sembri una cosa da poco, l’acquisto di merce contraffatta può avere conseguenze pesanti, non solo per chi la vende, ma anche per chi l’acquista: in caso di acquisto di dubbia provenienza (probabilmente rubata) si rischia la sanzione del reato di ricettazione e Le sanzioni penali non sono esigue, potendo arrivare potenzialmente fino a 8 anni di reclusione e a più di 10.000 euro di multa. Tuttavia, anche in mancanza di responsabilità penale accertata in giudizio, la compravendita di merce taroccata è soggetta alla disciplina della legge n.99 del 2009, la quale punisce con la sanzione amministrativa pecuniaria da 100 euro fino a 7.000 euro l’acquirente finale che acquista a qualsiasi titolo cose che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per l’entità del prezzo, inducano a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti e in materia di proprietà industriale.

Sono pene molto alte che dovrebbero imporre una maggiore attenzione sui propri acquisti, specialmente in caso di dubbio dato che la legge punisce il compratore, anche in mancanza di intenzione criminosa, solo per la disattenzione nell'aver comprato un prodotto taroccato. La situazione è leggermente diversa per quanto riguarda gli acquisti “taroccati” on-line: non sempre è possibile verificare la veridicità delle informazioni sul proprio acquisto. La merce infatti potrebbe non corrispondere alla descrizione in oggetto, la foto potrebbe essere diversa o la merce di una qualità nettamente inferiore.

D’altra parte, acquistando online, l’acquirente non può visionare e verificare i beni acquistati, prima della consegna materiale. Sulla base di queste considerazioni, la Corte di Cassazione, ha espresso un orientamento di pene più leggere verso l’utente finale che acquista (incautamente) merce online contraffatta. Ha infatti sancito che il consumatore finale non sarà soggetto alle pene dei reati di ricettazione ma, soltanto alla sanzione pecuniaria amministrativa. Tuttavia il consumatore sarà tenuto a dimostrare la sua buona fede al momento dell’acquisto on-line e di essere del tutto estraneo alla contraffazione, se non vorrà subire conseguenze penali.

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