Mangia meglio per la salute del cervello: i risultati di un recente studio
Quello che mettiamo nel piatto, caro lettore e cara lettrice, potrebbe aiutarci a rafforzare la salute del nostro cervello
Mangia meglio per la salute del cervello : i risultati di un recente studio
Quello che mettiamo nel piatto, cari amici e membri della community di Cam.TV, potrebbe aiutarci a rafforzare la salute del nostro cervello. Questa è la conclusione alla quale sono giunti ricercatori del Rush University Medical Center di Chicago durante un recente studio. I suddetti ricercatori hanno studiato gli effetti del seguire un piano alimentare specifico sulla probabilità di problemi cognitivi negli anziani. La "Dieta MIND" è un ibrido della "Dieta mediterranea" e la "Approcci dietetici per fermare l'ipertensione (DASH) dieta"; quest'ultima ha dimostrato di aiutare a ridurre la pressione alta nelle persone.
Gli studiosi hanno analizzato i dati di 569 persone che hanno partecipato al "Rush Alzheimer's Disease Center's Memory and Aging Project", iniziato nel 1997.
Il progetto includeva informazioni sulle loro diete, così come la loro salute del cervello e la funzione cognitiva, dall'inizio dello studio fino alla loro morte.
Sulla base delle risposte dei partecipanti ai questionari riguardanti la frequenza alimentare i ricercatori hanno assegnato a ciascuna persona un punteggio di dieta MIND. Il punteggio includeva 15 componenti dietetici, tra cui 10 gruppi alimentari sani per il cervello (come le verdure a foglia verde, le altre verdure, le noci, le bacche, i fagioli e i legumi, i cereali integrali, il pesce, il pollame, l' olio d'oliva e il vino) e cinque gruppi alimentari malsani (quali la carne rossa, i cibi fritti e i fast food, la pasticceria e i dolci, il burro e il formaggio).
I partecipanti sono stati inoltre sottoposti a valutazioni annuali e a test cognitivi.
Cosicchè gli studiosi hanno scoperto che le persone che avevano un punteggio più alto della dieta MIND godevano di una migliore cognizione. "I cambiamenti nella dieta possono influire sul funzionamento cognitivo e sul rischio di demenza, nel bene e nel male", afferma il Prof. David A. Bennett, MD, direttore del Rush Alzheimer's Disease Center, che ha guidato lo studio insieme al bravo Professore di Scienze Neurologiche Robert C. Borwell. e che conclude affermando "Ci sono cambiamenti abbastanza semplici nella dieta e nello stile di vita che una persona potrebbe fare e che possono aiutare a rallentare il declino cognitivo con l'invecchiamento nonchè a contribuire alla salute del cervello".
Fonte : Journal of Alzheimer's Disease, 14 settembre 2021
Andrew Weil M.D.
Immagine della dieta per il cervello tratta (by) da Starbene Web Page
Francesco Maccioni Consulente G&Life S.p.A. Brand Generame - Ricercatore Indipendente
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