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Redazione

Marocco: Mohammed VI apre l'anno legislativo parlando di Sahara

Il sostegno della Francia visto dal re del Marocco Mohammed VI

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Il re del Marocco, Mohammed VI, ha aperto la nuova sessione del quarto anno legislativo dell'undicesima legislatura del parlamento di Rabat. Lo ha fatto con un discorso che ha rappresentato una retrospettiva sugli ultimi sviluppi della questione del Sahara, segnata in particolare dal sostegno alla sovranità del Regno da parte della Francia, un “grande Paese” che “possiede una conoscenza approfondita della natura e dei fondamenti di questo conflitto regionale”. Per il suo discorso Mohammed VI ha scelto un solo tema. Il discorso reale è infatti incentrato sugli ultimi sviluppi della vicenda del Sahara marocchino.

Per il Re si è trattato di un impegno precoce. A muovere l'azione del monarca è stata la ferma intenzione di "passare dalla fase di gestione vera e propria ad una dinamica di cambiamento che si dispieghi sia all'interno che all'esterno e che copra tutti gli aspetti del dossier" ma anche di "allontanarsi da un approccio puramente reattivo" a favore di una logica di iniziativa, fermezza e proattività”.

Questa dinamica riguarda tutti gli aspetti della questione sahariana: sviluppo sociale, economico e culturale, rafforzamento del Sahara come asse di comunicazione e di scambio tra il Marocco e la sua profondità africana. Il Sahara marocchino è al centro delle iniziative continentali strategiche come quelle del gasdotto Marocco-Nigeria, il Processo degli Stati atlantici africani e l’Iniziativa reale per promuovere l’accesso dei paesi del Sahel all’Oceano Atlantico.

Una visione chiara seguita da anni da “un’azione determinata e calma affinché, con tutti i mezzi disponibili, e nonostante un contesto internazionale difficile e complesso, possiamo evidenziare la correttezza della posizione del nostro Paese e affermare i nostri legittimi diritti storici sul nostro Sahara”, ha riassunto il Re.

Il re del Marocco ha rotto con l'“approccio reattivo”, per una “logica di iniziativa, fermezza e proattività”. È questo approccio reale, basato su una visione chiara e costante, che guida l’azione del Marocco negli ultimi anni: Un’azione “decisa e serena”. Un’azione che ottimizzi “tutti i mezzi disponibili”, nonostante un contesto internazionale difficile e complesso.

I risultati di questo approccio sono visibili: Sulla scena internazionale continua l’erosione dell’entità separatista: 164 dei 193 Stati membri dell’ONU non la riconoscono, ovvero l’85% della comunità internazionale non la riconosce. Più di 112 paesi in tutto il mondo sostengono l’iniziativa di autonomia sotto sovranità marocchina, compresi quasi ¾ dei paesi africani. In Europa, negli ultimi anni si è sviluppato un ampio sostegno all’iniziativa sull’autonomia, inclusa la maggior parte dei paesi membri dell’UE. Sono 28 i paesi e un’organizzazione regionale (OECS) che hanno aperto i consolati generali a Laayoune e Dakhla, esprimendo il loro sostegno alla sovranità marocchina.

Ciò viene fatto, in particolare alla luce del sostegno ormai sincero della Francia alla sovranità del Marocco sul Sahara e del suo sostegno all'Iniziativa di Autonomia nel quadro dell'integrità territoriale del Regno, come unica base per la risoluzione di questo conflitto artificiale.

In particolare, e davanti al Parlamento, il re Mohammed VI ha rivolto solennemente, a suo nome e a nome del popolo marocchino, i suoi “più profondi ringraziamenti” e “la sua profonda gratitudine” alla Francia e al presidente Emmanuel Macron per questo sostegno.

La Francia è “un grande Paese, membro permanente del Consiglio di Sicurezza e riconosciuto come attore influente sulla scena internazionale”. E' un Paese che ha “una conoscenza approfondita della natura e dei fondamenti di questo conflitto regionale”. Perché ha una prospettiva storica unica; conosce approfonditamente il dossier, storicamente e giuridicamente; Lei conosce meglio di chiunque altro l'autenticità dei diritti del Marocco. L’evoluzione della posizione della Francia sostiene gli sforzi compiuti nel quadro delle Nazioni Unite. È un punto di svolta, perché è un membro permanente del Consiglio di Sicurezza; intende agire coerentemente con questa posizione a livello nazionale e internazionale.

La dinamica internazionale di sostegno all’autonomia e alla sovranità del Marocco riguarda però anche altri importanti paesi: Gli Stati Uniti hanno già riconosciuto la sovranità del Marocco sul Sahara. Anche la Spagna sostiene l’autonomia nel quadro della sovranità di Rabat mentre la Russia ha un accordo di pesca con il Marocco che copre il Sahara. Questo accordo è stato appena prorogato. Questa dinamica internazionale riguarda tutti i continenti e tutte le regioni all’interno di ciascun continente.

Rabat però resta lucida e non si ferma sui risultati ottenuti. Mohammed VI mobilita tutte le forze del Paese per "spiegare ulteriormente i fondamenti della posizione del Marocco al piccolo numero di paesi che continuano ad andare contro la logica della legge e a negare i fatti della Storia".



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