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Franco Meloni

Padre Agostino Pirri, sacerdote, frate francescano OFM, padre, fratello, amico.

Il 21 giugno 2023, all’età di 93 anni è morto nel Convento di Sant’Antonio a Quartu, padre Agostino Pirri, al secolo Alessandro, frate francescano OFM. Lo ricordano con affetto infinito i suoi allievi

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Padre Agostino, sacerdote, frate francescano OFM, padre, fratello, amico, ad un anno dalla sua morte.

di Franco Meloni

Correvano gli ultimi anni 60 della contestazione studentesca e operaia, quando l’Azione cattolica decise di intercettare le inquietudini del mondo giovanile, con azioni di apostolato, oltre le consuete attività delle parrocchie, tra le quali la costituzione del Movimento Studenti. A Cagliari se ne occuparono la Giac (Gioventù Italiana di Azione Cattolica) e la Gf (Gioventù femminile). Il compito di  Assistente spirituale fu assunto da padre Agostino Pirri, giovane frate francescano OFM, presbitero, professore di religione. Intorno a lui si unificarono i gruppi di studenti dei diversi Istituti superiori di Cagliari, che praticavano percorsi di impegno ecclesiale e di concreta solidarietà verso i poveri della città e del mondo. Così si organizzavano convegni, gite e campeggi in montagna, redazioni di periodici e altre attività che coniugavano la bellezza del crescere insieme con la raccolta di fondi per scopi caritatevoli. E la Messa domenicale: la Capella universitaria (poi destinata alla conservazione di libri antichi), la cripta di San Lucifero, e, in trasferta, le valli alpine, con gli altarini costruiti ad hoc… erano i luoghi preferiti. Fu una stagione felice che creò duraturi legami affettivi; quasi magicamente un gruppo di oltre venti persone sono rimaste legate in amicizia a padre Agostino fino alla sua morte, il 21 giugno 2023 nel Convento di San’Antonio di Quartu Sant’Elena, a 93 anni (era nato a Sassari il 17/4/1930). In un commosso ricordo, in occasione dei suoi funerali, così scrivevano questi amici: “Perché la sola meta, per quel frate sbucato all’improvviso da un vicolo della città di Cagliari, in un tempo quasi preistorico, per intromettersi nella nostra vita di poco più che adolescenti – o forse mandato proprio con l’incarico di raccoglierci ed accompagnarci … perché la sola, unica meta, per quel frate mite, era il cielo. Ma non ce lo ha mai mostrato puntando il dito verso l’alto per indicarci dove si trovasse la porta. Quell’umile, e sapiente, francescano, ci ha spiegato, con pazienza, che al cielo, quale che esso sia, si può arrivare soltanto attraversando i sentieri, a volte anche impervi e tortuosi, che si incontrano sulla terra. Ché persino Dio, per poterci salvare, è dovuto scendere su questa terra ed attraversarla, anche inciampando sul cammino, prima di ritornare dal Padre. Cantavamo durante la messa – e ancora cantiamo – accompagnati dalle chitarre dei nostri amici, un’invocazione al Signore: “Insegnaci la strada che da te ci porterà”. Ma era lui, quel frate mite, che giorno dopo giorno cercava di indicarci quella strada. Una strada da percorrere con gioia, non all’interno di cupe e oscure cattedrali gotiche, ma all’aria aperta, alla luce del sole, pronti sempre a leggere i segni dei tempi. Perchè quell’umile francescano, neppure si era ancora concluso il Concilio Vaticano II, che già li conosceva a memoria, e praticava con disinvoltura, i contenuti di quella riforma, ben conoscendo la differenza tra forma e sostanza, e costruendo, assieme a noi, una straordinaria comunità, umana e religiosa – dove il religioso mai prevaleva sull’umano – ispirata all’amicizia ed all’amore. Quell’umile frate, insomma, è stato un grande innovatore, un anticipatore di quel faticoso percorso che la Chiesa ha dovuto intraprendere per adeguarsi ai segni dei tempi, e che ancora non ha concluso, nonostante le amorose premure di un altro Francesco, assiso su di uno scranno più alto, ma non per questo meno umile.
Proprio per quelle sue scelte, frate Agostino, in qualche momento, potrebbe aver fatto storcere il naso a qualcuno. Ma noi, che c’eravamo, possiamo testimoniare che è passato sui carboni ardenti senza bruciarsi, che ha superato il giudizio di Dio.”.
Padre Agostino ha avuto tanti altri meriti nella sua lunga la vita, come ricordano i suoi confratelli: “Ha svolto vari uffici in Sardegna, tra i quali parroco a S. Antonio in Quartu S. Elena. Come spesso citato: Assistente di vari gruppi giovanili, negli anni ’60, per circa un decennio, ha ricoperto il ruolo di assistente dell’Azione Cattolica della diocesi di Cagliari. Ha sempre avuto sensibilità e attenzione per le consacrate, in particolare per l’Opera della Regalità di cui fu apprezzato direttore spirituale. Ha prestato generosamente il suo servizio per varie famiglie religiose come confessore e predicatore di esercizi spirituali, confessore ordinario delle Clarisse di Alghero e e di Iglesias, assistente regionale dell’OFS della Sardegna che curò con paternità e zelo. Varie volte guardiano e definitore, maestro di formazione. Uomo di spirito, riservato e amabile, dal 2017 viene trasferito in infermeria a Quartu dove ancora ha amministrato la misericordia del Padre fintanto che la salute glielo ha permesso. Aveva 93 anni d’età, 73 di vita religiosa e 66 di presbiterato.
Ora gli stessi amici, unitamente alla famiglia e alla comunità francescana, lo ricordano con affetto infinito sia nella messa funebre a Santa Rosalia-Santuario di San Salvatore d’Horta, il 21 giugno, ore 18,30, sia in un incontro laico il 28 giugno ore 17, alla Fondazione di Sardegna, via San Salvatore d’Horta, 1.

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Caro padre Agostino, ci hai amato e ti abbiamo amato e sei sempre una presenza viva nei nostri cuori.
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Nella foto di testa, padre Agostino celebra la santa Messa a La Porziuncola, a Santa Maria degli Angeli, presenti alcuni amici del gruppo “Amici di padre Agostino”, 9 aprile 2014.




Fonte: Aladinpensiero news,
Autore: Franco Meloni ARTICOLO GRATUITO
RIPRODUZIONE RISERVATA ©

letto 596 volte • piace a 1 persone2 commenti

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Franco Meloni

22 Giu 2024

Aggiornamento: l’inizio dell’evento di venerdì 28 giugno 2024 e’ stato spostato alle ore 17,30. Stesso luogo: Fondazione di Sardegna, via San Salvatore d’Horta,1, Cagliari.


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Franco Meloni

24 Giu 2024

Un lettore ci segnala che la sede cagliaritana della Fondazione di Sardegna è in via San Salvatore da Horta n. 2 e non n. 1. Grazie per la precisazione.


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