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La Repubblica

Sea Watch, la mediazione della Cei: la Papa Giovanni XXIII pronta ad accogliere i minori

La Comunità accolse anche i migranti della Diciotti. Pronti ora ad ospitarli a Reggio Calabria.

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Come è già accaduto ad agosto per i migranti della Diciotti, anche questa volta la Comunità Papa Giovanni XXIII, che poi ospitò la gran parte degli eritrei a bordo, è pronta ad aprire le porte delle sue comunità ai minorenni bloccati da otto giorni sulla Sea Watch3 dei quali ieri il procuratore dei minori di Catania ha sollecitato losbarco immediato come prevede la legge. Paolo Ramonda, presidente della Papa Giovanni, ha fatto sapere che per i 13 ragazzi minori, 8 dei quali non accompagnati, è pronta la casa "Annunziata" di Reggio Calabria.

Una disponibilità che potrebbe sbloccare, almeno per loro, una situazione che si fa sempre più difficile. Grazie alla mediazione di don Aldo Bonaiuto, uno dei pilastri della Comunità che con Salvini ha intessuto negli ultimi mesi un rapporto di collaborazione, ad agosto Salvini si decise a far scendere i migranti della Diciotti dando il suo assenso ad un accordo di suddivisione che, in mancanza dell'Europa, ha visto per la prima volta scendere in campo la Cei. E sempre con la Comunità Papa Giovanni XXIII Salvini ha acconsentito all'arrivo in Italia di due voli di corridoi umanitari che hanno portatocirca 150 migranti vulnerabili liberati dall'Unhcr dalle prigioni libiche.

Dunque la nuova disponibilità della Comunità a farsi carico dell'accoglienza dei 13 minori della Sea Watch potrebbe convincere Salvini a dar seguito alla richiesta del procuratore dei minori sebbene ieri sera il ministro abbia giudicato un escamotage la rivendicazione della minore età dei 13 ragazzi che sarebbero tutti adolescenti tra i 15 e i 17 anni. La nave intanto resta alla fonda ad un miglio e mezzo dal porto di Siracusa controllata dalle motovedette della Capitaneria di porto mentre in città parte la mobilitazione.

"Fateli sbarcare". E' l'appello lanciato attraverso dei lenzuoli esposti sulla via principale di Siracusa, corso Umberto. Anche il sindaco Francesco Italia chiede di farli sbarcare: "Non si può fare una guerra sulla pelle di disperati. Il Comune e l'arcidiocesi sono pronti a fare la loro parte per accoglierli". Molto lontana appare invece la soluzione europea. Ieri l'Olanda ha risposto picche alla richiesta ufficiale del governo italiano di farsi carico dei migranti visto che la Sea Watch batte bandiera olandese. Il governo di Amsterdam sarebbe disponibile a discutere un accordo solo sugli eventuali aventi diritto all'asilo, che ormai sono una minoranza rispetto al numero delle persone soccorse in mare.

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