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Sardegna

Teulada e Velio Spano. Una targa celebrativa nell’abitazione dello storico leader del comunismo sardo: antifascista e resistente, padre costituente e deputato

di Salvatore Loi

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Attilio Spano e la moglie Antonietta Contini si sposano a Cagliari il giorno 11 giugno 1896, lo stesso giorno del compleanno dello sposo. Hanno entrambi 27 anni, sono nati a Oristano ma risiedono a Cagliari. La professione di Attilio è di “impiegato”, dunque è una persona istruita, e, in effetti, tre mesi prima egli aveva preso servizio a Teulada, come segretario comunale, il cui predecessore era rimasto in carica quasi 60 anni. L’anno della presa di servizio a Teulada è il 1896, contemporaneo alla nomina della moglie a insegnante della classe femminile 2^ e 3^, insieme alla collega Rafaela Montis, mentre la Direzione della scuola andrà al maestro Taddeo Cossu Pintor, originario di Orani. I dati sono ripresi dalla deliberazione consiliare del 29 agosto 1896, pubblicata il 5 settembre. Copia autentica della deliberazione venne rilasciata dal sindaco Ecca nel 1910, necessaria a stabilire la carriera nell’insegnamento.

La casa d’abitazione degli Spano, come risulta dai documenti anagrafici, è sempre stata nell’attuale via Regina Elena, sul lato a monte; sul lato opposto si trovavano gli ingressi secondari delle case dei case di possidenti che avevano l’ingresso padronale nella via Dritta / Umberto 1°, intestazione quest’ultima di stampo risorgimentale, adottate prima dell’arrivo degli Spano a Teulada. Nel primo Censimento Nazionale del 1858 la strada risulta intestata a Antonio Basocu, personaggio di rilievo (sposato tre volte con tre ereditiere), nonché presidente del Monte Granatico, la banca del tempo, ricordato per aver deciso la vendita delle scorte di grano per la costruzione del primo ponte sul fiume che divideva il paese. Nella strada vi abitavano la vedova Basocu, l’ex sindaco Salvatore Maxia, il figlio di un notaio che era stato segretario comunale, il sarto di Iglesias Demontis sposato con una Murgia, famiglia di spicco, e un ricco possidente, Sisinnio Salis, sposato con una figlia del Basocu. La casa del nuovo segretario potrebbe essere stata indicata, o anche presa in carico per l’affitto, dal Comune, come risulterà in seguito, quando il Comune assegnerà darà la casa d’abitazione ai successivi segretari comunali nel palazzo Sanjust per tutto il 1900. Le case confortevoli alla fine del 1800 avevano ingresso pedonale e carraio, loggiato aperto, cortile ampio e uno-due caminetti per il riscaldamento invernale, ragioni per le quali la famiglia Spano, anche dopo la nascita di cinque figli non sentirà la necessità di cercare una abitazione migliore.

La via Regina Elena aveva sostituito via S. Antonio, dal nome del santo che si custodiva in una delle case che si affacciavano sulla strada; era abitudine diffusa indicare le strade con il nome del santo tenuto dai possidenti che vi risiedevano, perché la ricorrenza calendariale era osservata dalla famiglia titolare in vari modi, inclusa la regola non scritta di lasciare il santo di casa al figlio maschio maggiore, secondo la previsione della continuità abitativa.

La componente religiosa non è secondaria nella identità comunitaria di Teulada, lo si vedrà dai battesimi dei bambini Spano e dall’integrazione con la vita di vicinato, soprattutto quando la signora Contini lascerà l’insegnamento per dedicarsi alla famiglia. Quando nasce Velio saranno due partorienti che abitavano nella stessa via, con discreto tenore di vita, a provvedere all’allattamento del neonato. Velio Spano sapeva e ne conservava memoria e, rientrato in Italia e in Sardegna, negli anni 1946-50. una delle prime visite personali, e private, la farà a casa delle “mammine” che gli avevano dato il latte, portando loro in dono caffè e zucchero (beni preziosi nel secondo dopoguerra).

La via Regina Elena è il primo degli indicatori per cercare di conoscere quell’uomo particolare che fu Attilio Spano, alla sua attività pubblica e in parallelo nel suo pensare privato; abbiamo eseguito l’indagine attraverso l’esame dei documenti anagrafici e gli atti comunali, registrazioni e deliberazioni. Per quindici anni fu delegato dal sindaco alle registrazioni dell’anagrafe pubblica. Alla nascita del primo figlio, nel 1897, egli registra l’evento in vece del sindaco, fatto che dimostra la completa fiducia nel funzionario comunale. Sono testimoni della registrazione del primogenito Spano il sindaco Giuseppe Lay Cogotti e la moglie Doloretta Camba; altri sindaci lo saranno in seguito. Attilio Spano chiamerà a testimoni della nascita possidenti locali e scriventi, collocabili nella prima o nella seconda fila delle famiglie di Teulada. I padrini dei primi tre figli sembrano decisioni paterne, mentre sembra una scelta materna il padrinato degli altri due figli della coppia.

I nomi dei figli, dei testimoni e dei padrini, sono indicativi del gusto e dell’ispirazione molto personale alla base delle scelte. Il primo figlio Elvio è battezzato 16 giorni dopo la nascita, con l’aggiunta nell’anagrafe religiosa del nome Giuseppe, dal padrino sindaco, mentre il nome completo era Elvio Vladimiro, assente nel registro di chiesa. Dare il nome Vladimiro in Sardegna nell’ultimo decennio del 1800 è fatto perlomeno originale, di certo insolito, dato che in quegli anni  il Vladimiro più noto in Europa era il futuro Lenin, quasi coetaneo del Segretario Spano. Il giovane rivoluzionario russo nel 1895 si era recato in Svizzera per incontrare Plechanov, un famoso esule; incontro deludente ma che a Lenin procurò l’arresto alla frontiera; in carcere stese le bozze dell’opuscolo “Lo sviluppo del capitalismo in Russia”. Osando, ci si può chiedere se il collegamento fosse valido, ovvero in quale modo Attilio Spano conobbe la notizia dell’arresto di Vladimir Ilic alla dogana, tanto da esserne attratto; con i bollettini prefettizi, dai rapporti di polizia o tramite la stampa, che pur con ritardo, entrava negli uffici comunali. Non si sa, ma la notizia non dovette sfuggirgli, vista l’assonanza delle consonanti VLD che ricorrono nei nomi dei figli degli Spano-Contini. Su tutto è certo che gli accadimenti internazionali fossero di interesse del segretario comunale di un paese di pastori indocili. 

Curiosamente si può notare come nel nome della figlia Fulvia Maria, all’anagrafe solo Fulvia, ricorrano le consonanti dei nomi dei fratelli Levio, Elvio e Velio. L’ultima nata, Fulvia del 1907, era stata battezzata da Attilio Todde e M. Speranzina Zorco, insegnante e collega di Antonietta Contini.  

Velio Spano nasce il 15 gennaio 1905 alle 6.00 antimeridiane, battezzato e dichiarato in Comune il giorno della nascita. Il battesimo dovette essere impartito con procedura d’urgenza, come pure la denuncia della nascita, alla presenza di testimoni di fiducia di Attilio Spano. La tempestività delle due cerimonie fa pensare a un imminente pericolo di vita; d’altra parte la madrina del bambino si chiama Celestina Pintor Capra, da cui il primo nome, forse una insegnante, oppure la levatrice, ma A. Spano e la moglie chiamarono il figlio Celeste Velio in chiesa e Velio in Comune. I testimoni furono Fedele Manca e Antonio Murgia, ricorrenti negli atti dello Spano.

Il quadro complessivo anagrafico della famiglia Spano, nel quale compare una frequente ricorrenza delle solite consonanti nella scelta dei nomi, distinti tra civili e religiosi, può essere ricostruito nel modo seguente:




-         Battesimi e e denuncia di nascita dei bambini Spano nati a Teulada.

-         Quinque libri parrocchia Beata Vergine del Carmelo di Teulada (in Arch. Diocesano Iglesias), le date di battesimo sono diverse.



 

G. Lay Cogotti è il padrino dei primi nati, era il sindaco e il maggior esponente della più importante famiglia di Teulada, sposato con D. Camba, nata a Teulada ma nipote di un notaio di Cagliari; Luigia Lay è la loro figlia maggiore, sposata con S. Mulas, medico condotto di Teulada, originario di Benetutti. Attilio Todde è sposato con S. Zorco, insegnante e collega di Antonietta Contini. Celestina Capra potrebbe essere una insegnante oppure la levatrice che si occupa di assistere il neonato, avvertire il sacerdote per il battesimo urgente e individuare chi tra le varie puerpere poteva allattare il neonato. G. Calamida è un laureato di Cagliari, giunto a Teulada al seguito del fratello parroco del paese. Manca F. e Murgia A. sono possidenti e capaci di leggere e scrivere. Zucca Lorenzo, originario di Cagliari, si occupava di trasporti via mare. Il quadro generale dei padrini e testimoni mostra una integrazione reale degli Spano-Contini con le famiglie di maggior prestigio di Teulada.

Testimoni e padrini, eccetto C. Pintor Capra, sono tutti sepolti a Teulada.

L’indagine sopra esposta si è svolta presso il Comune di Teulada, con la collaborazione del sindaco D. Serra e l’Ufficiale d’anagrafe N. Osanna. Scorrendo gli atti anagrafici si è rilevato come, con metodo ricorrente e, si direbbe, con severità, Attilio Spano abbia sistematicamente omesso i titoli onorifici ai membri della famiglia reale di Torino, qualora fosse necessario usarli, limitandosi al solo nome; ad esempio i figli del segretario Spano sono tutti nati in via Elena, mai nella via Regina Elena, e così per tutti i nati, sposati e morti. Si potrebbe pensare che il suo comportamento fosse dettato da ideali repubblicani, affatto presenti negli atti, nonché irrituali rispetto alle leggi sulla residenza e lo stato civile. Il segretario Spano degrada, o elude, i re, le regine e i principi.

Si consideri, inoltre, che durante la sua reggenza nel Comune si intestarono nuove strade, dato che il paese cresceva a tassi molto alti. Ci si chiede se, insieme ad Attilio Spano, il cui sentire sembra sensibile alla questione, vi fossero tra gli amministratori spiccate volontà nazionali per dare alle nuove strade i nomi delle terre irredente, Trento e Trieste, allora incluse nell’Impero Austro-Ungarico, ragione che infiammò la piazze interventista nel 1915. Il segretario Spano, che dovette studiare a Cagliari, ebbe nella città frequentazioni vicine alle fasce di popolazione più all’avanguardia sui temi nazionali. Forse vicino alla sinistra storica, o, sembra verosimile, alle battaglie che la pattuglia di radicali in Parlamento, guidati da Felice Cavallotti, conducevano contro il trasformismo politico, guidato da Giolitti.

Di certo non fu una meteora, un passacarte anonimo, un oscuro funzionario, opinione condivisa da quanti si sono accostati al padre di Velio Spano.

 

-         Atti comunali significativi redatti dal Segretario Comunale A. Spano

Deliberazione del Consiglio Comunale di Teulada del 20 novembre 1898: “Stabilizzazione degli insegnanti”. La classe 2-3 femminile è tenuta da Antonietta Contini. Con lo stesso atto Taddeo Cossu Pintor è nominato Direttore Didattico.

Deliberazione del 17 febbraio 1901. Adesione del Comune di Teulada al 1° Congresso Universitario Sardo, tendente a ottenere dal Governo il pareggiamento delle due Università sarde che si trovano in uno stato di umiliante inferiorità rispetto alle altre d’Italia. Si riportano alcuni brani significativi vergati dal segretario compilatore: “Il logico risveglio dei goliardi della Sardegna, mentre la nazione deve, di quando in quando, lamentare agitazioni, è indizio certo che è finalmente e irrevocabilmente entrato nella coscienza dei sardi, il sentimento della dignità offesa da un’incuria proverbiale e secolare che si estende e grava su tutta la vita dell’Isola, dal più piccolo degli interessi materiali al più grande e vitale degli interessi morali…”.

Deliberazione dell’8 dicembre 1901. Si ritirano il sindaco e il segretario comunale; presiede il consigliere anziano Rafaele Costa: “Il presidente Costa illustra la domanda presentata dal segretario signor A. Spano, il quale, in vista dell’ineluttabile necessità di ritirare dall’insegnamento la propria signora per ragioni di famiglia e di salute, chiede che il Consiglio provveda al sostegno dei suoi interessi economici. In sei anni di servizio il signor Spano ha saputo dimostrare capacità, zelo e attaccamento all’Amministrazione, così da essere ricambiato dalla fiducia completa degli amministratori e colla simpatia della popolazione. Ricordo che molteplici furono i lavori straordinari compiuti senza compenso e fra gli altri il riordinamento dell’Archivio e dello Stato Civile, per il quale, anzi, la Procura del re, credette compensarlo con una splendida lettera d’elogio. Considerati quindi i suoi meriti e le condizioni economiche specialmente per il progettato ritiro della signora Contini dall’insegnamento, il presidente propone che lo stipendio del signor Attilio Spano venga elevato a L. 1800 annue, nette da imposte e ritenute, a far data dall’1.1.1903, e che a compenso delle speciali fatiche gli venga una gratificazione di L. 150. Il Consiglio Comunale approva unanimemente e si riconosce conforme a giustizia nei riguardi del funzionario”.

Deliberazione del 19.10.1902. dimissioni dell’insegnante Antonietta Contini.

In seguito, secondo la nuova condizione reddituale del segretario comunale, il Consiglio Comunale autorizzerà Attilio Spano a reggere, retribuito, anche la segreteria comunale di Domus de Maria, limitatamente al periodo mercoledì sera/venerdì mattina. 

   Allegati.

Nella Collezione archivistica di Mario Paderas si conservano una intervista rilasciata da Nadia Spano all’Unione Sarda e il cartellino di invito al Convegno tenutosi a Teulada in occasione degli 80 anni dalla nascita di Velio Spano, promosso dal professor Girolamo Sotgiu, Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari.

Teulada, 4 settembre 2021

                                                        Associazione Culturale Is Sinnus



Fonte: Salvatore Loi
RIPRODUZIONE RISERVATA ©

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