Triste Halloween al Cimitero di Bonaria
Il degrado della storia, l’arte e la commemorazione dei defunti nel Cimitero di Bonaria di Cagliari impone un impegno civico: salviamo, d’urgenza, le lapidi dei Falconi
La nostra tradizione sulla commemorazione dei defunti ha radici antiche, probabilmente pagane, anche se oggi i nostri figli conoscono soprattutto la versione di Halloween.
Il nostro mondo ormai rappresenta un connubio di culture, in tutto il pianeta si hanno tradizioni simili dedicate ai nostri cari scomparsi ed è molto bello scoprirle, studiarle, informarsi. Nel nostro piccolo abbiamo un tesoro che si può visitare, non solo in questo periodo, a Cagliari, ovvero il Cimitero di Bonaria, in cui si scopre che vi è racchiusa tantissima storia, memoria di famiglie, ed ancora, in un mix di privato e pubblico, è raccolta la testimonianza dei superstiti che ringraziano con le dediche (suggestiva quella degli studenti universitari in onore a Garibaldi nel 1882).
Io lo reputo anche un luogo in cui i ricercatori di varie discipline possono trarre materiali di vario ordine, notizie e spunti di riflessione. Vi sono opere d'arte da studiare, simbologie scolpite da abili marmisti, note biografiche e indizi sulla vita di personaggi importanti, talvolta si possono condurre ricerche scientifiche di carattere anatomico o antropologico (come nel caso di Pietro Martini, il cui corpo fu preparato e conservato con il metodo speciale da Esio Marini http://www.esiomarini.info/spostamento.pdf).
A chi è andato di recente al Cimitero di Bonaria sarà stato palese lo stato di abbandono dei luoghi e dei tesori in esso presenti. Non trovo corretto mostrare sui siti istituzionali o di promozione turistica solo alcuni scorci belli e di attrazione, trascurando i dettagli del reale stato in cui ilmonumentale si trova.
Ho sentito pertanto di rivolgermi alle autorità competenti per chiedere spiegazioni ed interventi urgenti. Allego la lettera inviata tramite posta elettronica certificata e le fotografie.
Alla Cortese Attenzione:
Direzione Cimiteri di Cagliari,
Soprintendente Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio
Gentilissime dottoresse,
In seguito ad una mia visita al Cimitero Monumentale di Bonaria, luogo di commemorazione (quindi prima di tutto di rispetto per i nostri defunti), ma anche di storia (importante) e arte della nostra città (non di minore importanza), non ho potuto fare a meno di notare la grave situazione in cui versano le lapidi, i giardini, e le opere d'arte in esso presenti. Il Cimitero è inserito in un circuito europeo, quindi è un luogo di rilevanza anche sovranazionale che gli conferisce ancora più prestigio. Da cultore di Storia della Medicina, assieme ad altri amici e colleghi che si occupano di altri aspetti, mi capita spesso di fare visita al Cimitero, in cui si trovano molte informazioni utili ai ricercatori. Sappiamo che il nostro Paese brilla per il patrimonio culturale. La realtà di cui parlo, seppur piccola, credo meriti attenzione.
Si trovano nel cimitero di Bonaria i nomi dei personaggi illustri e la loro collocazione, in una bacheca all'ingresso. Mi accingevo poche settimane fa ad informarmi su come proporre di inserire in bacheca il Prof. Giovanni Falconi, al quale ormai è dedicata pure una piazza cittadina (vedi https://www.giornalia.com/articoli/piazzetta-falconi/), quando alla visita della sua tomba, ho trovato un degrado totale (vedi foto allegate). Non mi sono fermato a quel settore, ho provveduto a fare una lunga passeggiata con parenti e amici e mi sono accorto che la situazione è generalizzata. Altrettanto grave è la situazione dei monumenti di personaggi e famiglie importanti, non solo per la città, ma ad esempio per il risorgimento e la storia dell'Italia. Non è trascurabile il fatto di vedere anche rifiuti e calcinacci, lapidi, abbandonate in diversi angoli, nonché gabbiani che non permettono una visita serena, in quanto nidificano liberamente ovunque.
Penso da cittadino, che non si possa tollerare lo stato di abbandono che questo angolo prezioso della città presenta. Questo è valido soprattutto per le parti più antiche che per i motivi sopra indicati tuttavia sono anche le più preziose, a fronte di alcune zone recentemente ammodernate talvolta senza armonia con la storicità del luogo. Sorgerebbe in me, se ne avessi la possibilità materiale, l'istinto civico di salvare alcune opere (oltre che fotografarle come è già stato fatto).
Io vorrei porgervi delle domande, che sono anche proposte:
- avete qualche progetto di restauro, o se non possibile nell'immediato, di rimuovere le opere a rischio, catalogarle e metterle al riparo, anche con i fondi europei?
- avete in progetto di coinvolgere associazioni di categoria o comunque volontari che operino per preservare il luogo?
- avete in progetto agevolazioni (o quantomeno una campagna promozionale e di sensibilizzazione per chiedere aiuto) per le famiglie che possiedono cappelle o piccoli monumenti dei loro avi seppelliti a Bonaria e ormai di notevole interesse pubblico?
La mia lettera vuole essere non polemica ma di segnalazione e propositiva, con la fiducia nelle istituzioni pubbliche, che molto possono ma, purtroppo, come sappiamo, molto fanno con la volontà e l'impegno di pochi di "buon cuore" o di buona coscienza.
È di estrema urgenza la rimozione degli ovali in basso rilievo con i volti del Prof. Falconi e della moglie Marianna Ritzu, di fianco (vedi foto sottostante), nonché delle lapidi impreziosite da incisioni che riportano un testo di elogi civici.
In attesa di un riscontro vi porgo un cordiale saluto
E vi auguro un buon lavoro
Marcello Trucas
30 Ott 2024
La Provvidenza ha mosso qualcosa? https://www.castedduonline.it/cagliari-stop-alle-visite-le-forti-piogge-mettono-a-rischio-alcune-zone-del-cimitero-di-bonaria/
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