TROVA LA TUA STRADA
Presentazione di un libro
DEBORA SULCIS:
TROVA LA TUA STRADA
(MESSAGGI DALL’ANIMA)
Cenni biografici:
“Mi chiamo Debora Sulcis e sono originaria di Villacidro, nata (1988) e cresciuta in questo paese straordinario. Sono nata con la consapevolezza e il ricordo di essere qualcosa di altro, qualcosa che va oltre questi confini fisici. Sono partita dalla Sardegna all'età di 23 anni con l'intento di studiare psicologia. Mi sono laureata all'Università di Torino, luogo straordinario per la magia e per il culto del mistero. Una serie di circostanze e incontri significativi si sono orchestrati per indicarmi la strada, per ricordarmi cosa ero venuta a fare, per quale motivo avevo scelto di tornare. Attualmente mi occupo di tante cose, non mi piace definirmi in un ruolo specifico perché io sono solo al servizio, un canale per arrivare agli altri e aiutarli a ricordare chi sono e da dove provengono. Non è importante il ruolo terreno, non rappresenta di certo l'evoluzione della nostra Anima e il punto a cui siamo giunti nell'apprendimento, la materia è solo un mezzo per lo Spirito. Mi occupo dunque di una psicologia dell'anima, sono un insegnante per missione, un insegnante fuori dagli schemi perché inserisco la spiritualità nella mia vita, nella consapevolezza che la realtà che conosciamo è solo illusione. Non credo alle tradizioni sormontate queste vanno integrate con nuovi metodi, l'uomo ha necessità di ritrovarsi in un lavoro di conoscenza del sé attraverso una considerazione globale del corpo, della mente e dello spirito.
Siamo chiamati a fare un salto di qualità per riconnetterci con la nostra autenticità. I tempi attuali ci pongono in grande riflessione con noi stessi, per molti questa sarà una preziosa riscoperta ed opportunità. Per altri sarà motivo di attaccamento radicato alla materia. Tutto è perfetto così com'è...
Tutto è previsto perché tutto è scritto ma noi possiamo scegliere che direzione prendere quando incontriamo il bivio nel gioco delle luci e delle ombre.
Semplicemente vedo la bellezza in tutte le cose, perché questa dipende dalla visione interiore che uno ha del mondo che lo circonda...
Porto con me una conoscenza antica, sostenuta da un albero genealogico di donne guaritrici e curatrici. Sono venuta qui per liberare tutte quelle donne del mio albero che prima di me non hanno potuto esprimersi in quanto erano tempi di contrasto. In questa loro repressione, in un maschile accentuato hanno soppresso i loro poteri, rinunciando ad essere se stesse e a portare al mondo i loro doni.”
Attualmente vive a Savignano (CN).
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In una lettera che accompagnava la copia del suo libro che Debora Sulcis mi ha fatto avere la nostra Autrice, tra l’altro scrive: “Sono tempi di contrasto, il mio compito è quello di risvegliare le coscienze per un piano più grande, sono guidata dallo Spirito. E’ necessario che l’uomo si ravveda e prenda contatto con il divino, nuovamente. E’ necessario che l’uomo osservi dentro di sé e si ricordi chi è. Siamo Anima.Dobbiamo riprendere il nostro senso comunitario, i valori umani, cambiare il nostro approccioeducativo se non vogliamo vedere questa società destinata allo sfacelo.Il libro porta un evidente messaggio d’amore e di conforto; non siamo soli, siamo costantemente accompagnati ma vede solamente chi ha occhi per vedere e sente solamente chi ha orecchie per sentire.
L’uomo si deve risvegliare dal mondo dell’illusione. La realtà è diversa da quella che lui ha sempre creduto. Dobbiamo perdonare e amare il più possibile. Dobbiamo condividere tutto quello che abbiamo con i nostri fratelli in un senso più ampio, in un’ottica di fratellanza, aiutare chi è più debole, aprire i nostri cuori. Porto con me l’energia del divino femminino, della Madre. E’ necessaria la compassione e la comprensione reciproca. I messaggi che porto valgono per tutti gl uomini e le donne di buona volonrà e vengono da una dimensione alta,d’amore puro, di saggezza, una grande fonte di Luce. La mia storia può essere la storia di tutti, il testo è una grande occasione e strumento di conoscenza del sé, per camminare e riflettere, per porsi delle domande”.
In queste brevi frasi l’Autrice delinea in estrema sintesi il contenuto e gli scopi del libro. Scorrendo le pagine del suo libro si coglie lo sforzo di una ricerca della luce e della verità. Si impara a parlare parlando, a studiare studiando, a correre correndo, a lavorare lavorando. Nel medesimo modo si impara ad amare amando. Tutti quelli che pensano di imparare in qualsiasi altro modo ingannano se stessi e gli altri.
In un mondo che non riesce più a dare risposte alle domande che l'uomo si pone da sempre, si sente il bisogno di spiritualità che, da più segnali, appare come un vuoto che aspetta solo di essere riempito. Siamo nati dal caso o c'è un progetto divino sul Creato? Cosa c'è dopo la morte? Qual è il destino dell'anima? C'è qualcuno che ascolta le nostre preghiere? Il confine sottile tra la vita e la morte, tra il rigore della teologia e la speranza di un "oltre" sconosciuto, tra scetticismo della ragione ed esperienze che non possono essere indagate con i metodi della scienza. Sono tanti i temi che la vita ci offre e che non sempre riusciamo a capire. Molto spesso prevale un atteggiamento passivo, rinunciatario, di sconfitta. La nostra Autrice ha scritto un libro profetico, tosto, fatto per gente che non ha paura di confrontarsi e interrogarsi.
Abbiamo tanti esempi che ci dimostrano che certe situazioni nella vita delle persone possono essere causa di malattie e anche della morte. Lo stress, la paura di invecchiare, le preoccupazioni familiari, professionali, possono a volte scatenare conflitti psichici che l’uomo crede di non poter risolvere. E finisce per rifugiarsi nella malattia alla cui fine sta la morte vista come una liberazione. Questa morte psicogena, provocata da autorimproveri, dalla paura o da complessi di colpa, non è una rarità. Per capire bisogna leggere, per cambiare bisogna impegnarsi e per l’illuminazione c’è bisogno di coraggio In questo senzo è illuminante un passo del Vangelo di Giovanni (8:32). “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”.
In conclusione mi pace citare un brano di Giordano Bruno arso vivo nel roso nel 1600: “Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell’illusione dei sensi: crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi. Non è la materia che genera il pensiero. E’ il pensiero che genera la materia”.
Ecco in un sintesi molto veloce il significato di questo interessante volume di Debora Sulcis. Un libro che consigliamo a tutti di leggere.
GIAN PAOLO MARCIALIS
08 Lug 2021
Grazie caro Giampaolo per aver espresso la tua preziosa opinione su questo libro speciale. Grata a te e a tutti i lettori.
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