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Mauro Fagiolo

Come difendere le vulnerabilità delle nostre abitazioni.

consigli utili per proteggersi dai reati predatori

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• Il ladro è un essere razionale e ragiona in termini di costi/benefici. Nella sua attività agisce sempre nella prospettiva di ridurre al minimo i rischi, ottenendo il massimo risultato. Il tempo che il ladro impiega per entrare determina il grado di resistenza della nostra casa. La nostra casa è più sicura se il ladro ci impiega troppo tempo (dal suo punto di vista), perché ci sono maggiori probabilità che sia disturbato, visto o arrestato. Ci sono molti fattori che favoriscono i furti nelle nostre case. Per citarne alcuni: vivere da soli, abitare in una casa isolata e non sorvegliata, porte e finestre facilmente forzabili, bottino in vista o facile da raggiungere, ecc. Un modo efficace per contrastare i furti consiste nell'individuare questi fattori, prima che lo faccia il ladro, e porvi rimedio. Più ostacoli il ladro incontra per entrare nella nostra casa, maggiori saranno le probabilità che decida di desistere. Più tempo passa nel tentativo di entrare in casa, meno sarà in grado di gestire il tempo che ha a disposizione, esponendosi a rischi maggiori di quelli che aveva preventivato.

• Privato o condominiale, il giardino è una zona che il ladro attraversa per entrare nella nostra casa: non facilitiamogli il lavoro. Sembrerà un paradosso, ma le siepi che circondano il giardino proteggono, sì, la nostra privacy, ma sono anche un ottimo nascondiglio per i ladri.

• Teniamo le siepi del giardino basse o eliminiamole del tutto (risparmieremo così anche sui costi di manutenzione).

• Evitiamo di far crescere cespugli a ridosso della nostra casa. Possono diventare, soprattutto nelle ore notturne, un ottimo nascondiglio per chi ha intenzione di avvicinarsi senza essere visto.

• Non lasciamo sassi o oggetti contundenti in giardino. Possono essere usati per rompere vetri e lampadine esterne, far saltare lucchetti e serrature o abbattere porte.

• Durante le ore notturne, o quando ci assentiamo da casa, evitiamo di lasciare all'esterno scale o mobili da giardino che aiutino i ladri a salire ai piani superiori. Mettiamo sotto chiave anche gli attrezzi da giardino: possono essere usati dai ladri come mezzi da scasso.

• Attenzione agli alberi troppo vicini alla casa. È buona norma recidere i rami troppo vicini alle finestre perché possono essere usati dai ladri per entrare ai piani superiori della nostra abitazione.

• Non lasciamo in giardino oggetti di valore incustoditi che potrebbero essere appetibili per i ladri. Meglio rimuoverli, soprattutto nelle ore notturne o quando ci assentiamo.

• Un letto di ghiaia sotto le finestre è un buon deterrente. Soprattutto nelle ore notturneci avvisa se qualcuno ci cammina sopra.

• I ladri non amano la luce. Sistemiamo lampade protette da griglie, non facilmente accessibili, ad ogni entrata, incluso il garage. Per risparmiare sulla bolletta elettrica usiamo lampadine a basso consumo, timer e sensori. I sensori hanno il doppio vantaggio di contenere i consumi e di servire da allarme ottico. Se qualcuno si avvicina alla nostra casa, si accenderanno automaticamente. Una lampada che si accende o aumenta fortemente d’intensità al passaggio di qualcuno è un deterrente maggiore di una lampada che rimane sempre accesa.

• Assicuriamoci che Forze dell'Ordine, pompieri e interventi d’emergenza possano localizzare facilmente la nostra casa. Il numero civico deve essere ben visibile giorno e notte. Rimuoviamo qualunque cosa possa impedirne la visibilità (rami, foglie, sporcizia, ecc.) e assicuriamoci che sia illuminato o fatto di materiale catarifrangente.

• Porte dei garage e cancelli d’entrata che apriamo con il telecomando possono essere facilmente aperti con strumenti che intercettano il segnale del nostro telecomando o che semplicemente provano tutte le frequenze disponibili. Se ci allontaniamo per più giorni da casa, è buona norma installare dei blocchi aggiuntivi (serrature, spranghe, ecc.).

• Tutte le porte di entrata della nostra casa devono essere solide. Intelaiature e ancoraggi dovrebbero aderire perfettamente alla struttura dello stipite, in modo da non offrire interstizi in cui si possa fare leva per forzarle.

• Porte con serrature costose ma che possono essere sfondate o forzate lungo i bordi offrono una debole protezione.

• Porte d’entrata dotate di pannelli di vetro sono facili obiettivi. Proteggiamo il vetro con pellicole antisfondamento, applicate internamente, o con delle griglie metalliche decorative (se installate esternamente, bisogna avere cura di utilizzare viti inamovibili). Se la porta d'ingresso è dotata di vetri, non lasciamo mai la chiave nella toppa. Infrangendo il vetro, i ladri possono aprire le porte dall'interno.

• Installiamo spioncini grandangolari.

• Le porte sono un impedimento per i ladri solo se sono chiuse! Non lasciamole aperte quando non serve.

le serrature

• Non tutti i ladri sono capaci di aprire una serratura, soprattutto se ne abbiamo installata una di ultima generazione. Perciò per molti ladri le serrature sono un impedimento solo se sono chiuse!

• Porte di ottima qualità, magari blindate, ma dotate di serrature di qualità mediocre offrono lo stesso livello di sicurezza di una porta non blindata. È necessario che le porte e le serrature siano entrambe di buona qualità.

• Una doppia serratura offre una protezione maggiore di una singola serratura. Il ladro ci impiega più tempo per entrare, aumentando il rischio di fare più rumore o di essere scoperto.

• Facciamoci installare serrature di ultima generazione con cilindri di sicurezza a prova di perforazione. Evitiamo il “fai-da-te”, se non siamo degli esperti

le chiavi sono un punto critico

• La metà dei furti nelle nostre case avviene senza forzare le entrate. Molte volte i ladri usano le nostre stesse chiavi.

• Assicuriamoci che le chiavi della nostra casa non cadano in mani sbagliate.

• Attenzione a chi affidiamo le nostre chiavi di casa! La casa di chi le custodisce, anche temporaneamente, deve offrire un livello di resistenza pari o più alto della nostra. Chiediamo a chi le custodisce di non apporre alcuna etichetta sulle chiavi in modo che non si possano mettere in relazione con la nostra casa. Non raccontiamo in giro a chi le abbiamo date in custodia. E il custode non racconti in giro che le sta custodendo per noi.

• Anche quando sono in nostro possesso, non attacchiamo mai alle chiavi etichette d’identificazione che possano far risalire al nostro nome o indirizzo.

• Accertiamoci che non siano facilmente duplicabili. Se abbiamo bisogno di duplicarle occupiamocene personalmente o incarichiamo una persona di fiducia.

• Cambiamo tutte le serrature quando traslochiamo in una nuova casa.

• Dobbiamo sempre sapere chi ha le nostre chiavi. Non consegniamole mai a chi deve eseguire dei lavori nella nostra casa o a chi deve farci delle consegne. Piuttosto affidiamole a un vicino fidato che apra e chiuda per noi.

• Assicuriamoci che ogni membro della nostra famiglia sappia sempre dove sono le sue copie.

• Non nascondiamo mai le chiavi all'esterno (ad esempio sotto lo zerbino, sopra lo stipite della porta, in un vaso, nella cassetta della posta o infilate sotto il davanzale della finestra). I ladri sono specialisti nel ritrovarle o qualcuno potrebbe spiarci quando le nascondiamo. Se i ladri entrano in casa usando le nostre chiavi, mancando i segni d’effrazione, l'assicurazione potrebbe non rimborsarci in caso di furto!

• Non appendiamo le chiavi in un portachiavi in vista all'interno della casa.

• Nel caso ci rubino la borsa con le chiavi, non è sufficiente cambiare le chiavi di casa ma è necessario cambiare anche quelle del portone o del cancello d'entrata. Questa regola vale sia se abitiamo in una villetta sia, a maggior ragione, in un condominio

• Nelle ore notturne non lasciamo le chiavi nella serratura. Per certi modelli di chiavi i ladri sonoingrado diaprire laporta facendole girare dall'esterno.

• Se non strettamente necessario, rimuovete tutte le chiavi delle porte interne. Spesso i ladri entrano in una stanza e la isolano dal resto della casa chiudendola a chiave dall’interno per operare indisturbati e guadagnare tempo prezioso per darsi alla fuga prima che questa venga riaperta.

le finestre, le tapparelle e le persiane

• Se abbiamo dotato le nostre finestre di vetri antisfondamento o abbiamo sistemato delle reti di protezione sui vetri, i ladri potrebbero cercare di forzare il telaio per tentare di entrare in casa. È importante perciò che il telaio delle

finestre aderisca perfettamente alla cornice e non offra spazio per fare leva.

• Quando possibile, dotiamo di serrature le maniglie delle nostre finestre.

• Installiamo tapparelle robuste (meglio se antisfondamento in metallo), dotate di blocchi per impedirne il sollevamento. Le guide di scorrimento dovrebbero essere profonde e solide. Dotiamoci di persiane con battenti sicuri (con chiavistello e cardini di sicurezza). Le finestre sul tetto e i lucernari dovrebbero essere in vetrocemento per offrire una migliore protezione.

• Le finestre di legno sono più vulnerabili di quelle di metallo. I ladri sono in grado di perforarle con trapani manuali (per evitare di fare rumore) per poterle aprire dall'interno.

• Ricordiamoci che le finestre basculanti di balconi e terrazze sono sempre un punto debole!

• Davanzali inclinati di 45° sono un buon deterrente per ogni ladro che si volesse arrampicare, oltre a tenere liberi i nostri davanzali dagli escrementi dei volatili. Se però le nostre finestre sono accessibili dal livello della strada, i davanzali inclinati non sono particolarmente

la cassetta della posta e la pulizia delle entrate

• Una cassetta della posta colma è la prova evidente che non siamo in casa da parecchi giorni e che il ladro può operare del tutto indisturbato: chiediamo a un vicino fidato di vuotarla periodicamente in nostra assenza. È vero che una cassetta piena non necessariamente indica che la nostra casa è disabitata (spesso in un giorno ce la possono riempire di pubblicità). Ma una cassetta vuota indica sicuramente che la casa non è disabitata

• La nostra cassetta della posta dovrebbe essere collocata in modo che i nostri vicini la possano vedere.

• Se non crea problemi con la distribuzione della posta, sulla cassetta limitiamoci a mettere il nome della via e il numero civico evitando di mettere il nome.

• Se abitiamo in un condominio, d'accordo con gli altri condomini, facciamo installare una cassetta per raccogliere la pubblicità fuori dal portone condominiale.

Questo limiterà l'accesso di estranei e faciliterà il compito degli incaricati che distribuiscono la pubblicità.

• Oltre a ritirare la posta, in caso di sua assenza, teniamo pulita l’entrata del nostro vicino. A volte, i ladri occasionali mettono rami, sassi o altri oggetti davanti alle entrate e ripassano dopo qualche giorno per controllare. Se gli oggetti sono ancora lì vuol dire che la casa è temporaneamente disabitata e quindi possono operare indisturbati.

• Stessa regola se abitiamo in un condominio. Gli addetti alla pulizia delle parti comuni usano lasciare gli zerbini arrotolati davanti all'uscio. Chiediamo loro di rimetterli a posto o facciamolo noi per i vicini assenti per non lasciare un prezioso segnale per i ladri.

i citofoni

• Quando possibile, dotiamoci di un video-citofono per controllare chi suona alla porta.

• Se il sistema è dotato di un codice di emergenza per aprire la porta di entrata dall’esterno, facciamolo disabilitare dall’installatore. Il ladro sarebbe il primo a conoscerlo!

• Esponiamo, se non ci sono casi di omonimia, solo il cognome per evitare di indicare il numero effettivo di persone che abitano la casa (normalmente il nome e cognome identifica un individuo, mentre solo il cognome, o i cognomi, l’intera famiglia).

• Ricordiamoci che vivere da soli è un elemento di vulnerabilità (quando usciamo è certo che in casa non rimane alcuno), quindi facciamo in modo che il ladro non lo sappia.

• Se non crea disfunzioni al servizio di distribuzione della posta, esponiamo solo il numero dell’appartamento (anche sul contatore elettrico, se esterno

• Evitiamo di aprire la porta se non abbiamo capito chiaramente chi ha suonato. Richiediamo il nome se non abbiamo capito. Nel dubbio, non apriamo.

• Evitiamo di aprire nel caso di “Sono l’amico del suo vicino, mi può aprire per favore?” oppure “Sono il suo vicino e ho perso le chiavi. Mi può aprire per favore?”, a meno che non siamo assolutamente sicuri dell’identità di chi sta suonando al citofono.

gli impianti di allarme

• Gli impianti di allarme non evitano automaticamente il furto. Un antifurto è efficace solo quando riesce a far desistere il ladro dal commettere il reato. Nella migliore delle ipotesi, quando scatta l'allarme, i ladri si danno alla fuga. Nella peggiore, se non intervengono le Forze dell'Ordine (cui magari è collegato il nostro sistema di allarme) o i vicini allarmati dalla sirena, i ladri potrebbero rubare in casa anche quando la sirena dell’allarme è in funzione. I sistemi di allarme devono essere considerati come complementari alle altre misure di sicurezza e non sostitutivi.

• Il sistema d'allarme (sirene/ luci), per servire da deterrente, deve essere chiaramente visibile ma difficilmente raggiungibile per non essere manomesso. Con un piccolo investimento aggiuntivo possiamo dotarci di due sirene, collegate allo stesso impianto di allarme, per renderne più difficoltosa la manomissione. Scegliamo di piazzare le due sirene distanti l’una dall’altra (magari su due lati della casa). Quando il ladro cercherà di manometterne una, l’altra comunque continuerà a suonare. Manometterle entrambe e in modo sincronizzato richiederà uno sforzo maggiore (soprattutto se sono collocate in posti difficilmente raggiungibili). Se il ladro è solo, manometterle entrambe e contemporaneamente è un’operazione praticamente impossibile. Anche se i ladri fossero in due o più, resta comunque un’operazione complicata.

• A volte i ladri fanno appositamente e ripetutamente scattare il nostro allarme di casa e poi si nascondono. Lo fanno per diversi scopi. Ad esempio, verificare se il nostro allarme è collegato con le Forze dell'Ordine e i loro tempi di reazione. Oppure per scoprire se c’è qualcuno in casa. O più semplicemente per esasperarci, simulando un difetto nel nostro sistema di allarme, e convincerci a disinserirlo per operare indisturbati. Se siamo in casa e il nostro allarme scatta senza ragione (soprattutto nelle ore notturne), escludendo altri fattori quali temporali, vento forte, animali (soprattutto nel caso di allarmi perimetrali), evitiamo di lasciare il sistema di allarme disinserito e, se abbiamo il sospetto che qualcuno stia tentando di farcelo disinserire, chiamiamo le Forze dell'Ordine se non sono già state allertate dal sistema di allarme collegato.

• Inseriamo l’allarme anche se usciamo da casa per periodi brevi. Il suono inaspettato di una sirena può far desistere un ladro dall'entrare in casa.

• Se non siamo provvisti di un allarme e intendiamo farne installare uno, operiamo una scelta oculata. Un allarme è un investimento per proteggere la nostra casa e la nostra famiglia; cercare di risparmiare a tutti i costi qualche volta può tradursi in un impianto di bassa qualità e non affidabile. Preferibili quelli alimentati a batteria, anche se hanno un costo di manutenzione più alto (cambio della batteria ogni tre anni circa).

• Gli allarmi devono essere a norma di legge. Gli allarmi che suonano tutta la notte sono illegali e possono esporci a denunce per disturbo della quiete pubblica da parte dei vicini.

• Gli impianti di allarme sono apparecchiature sensibili. Dobbiamo perciò assicurarci una buona assistenza e una periodica manutenzione.

• In caso di frequenti falsi allarmi l’affidabilità del nostro sistema di allarme sarà messa in discussione dai vicini. In caso di vera emergenza, nessuno presterà aiuto.

• L'uso dell'impianto dovrebbe essere il più semplice possibile in modo che, in caso di bisogno, anche i nostri bambini lo possano mettere in funzione.

• Non sveliamo ad alcuno il tipo di apparecchiature di cui ci siamo dotati né dov’è installata la centralina dell’impianto di allarme.

• Il sistema di allarme dovrebbe essere acustico, ottico e, possibilmente, collegato al proprio telefono

colleghiamo il nostro sistema di allarme alle Forze dell’Ordine

• È possibile, previa specifica richiesta, collegare gratuitamente il nostro sistema di allarme con le Forze dell'Ordine (o con società private di pronto intervento, ma a pagamento).

• È possibile scaricare il Modulo di notifica per collegamento di allarme telefonico al 112 dal sito dei Carabinieri: www.carabinieri.it/Internet/Cittadino/Servizi/Modulistica/ per richiedere di collegare il nostro sistema di allarme con la stazione dei Carabinieri più vicina.

• Se possediamo un impianto d’allarme, inseriamolo sempre, anche quando ci assentiamo per brevi periodi. E raccontiamo in giro questa nostra buona abitudine.

• Come abbiamo già raccomandato, non lasciamo mai le chiavi di casa sotto lo zerbino o in altri posti facilmente intuibili e vicini all'ingresso di casa, perché qualcuno potrebbe vederci. Se vogliamo conservare questa pessima abitudine, abbiamo almeno l’accortezza dinonraccontarlaingiro!

• Non lasciamo biglietti attaccati alla porta d'ingresso che stanno a indicare che in casa non c'è alcuno: “Torno subito”, “Non ci sono, consegnare il pacco a…”

• Non gridiamo ai quattro venti che stiamo uscendo da casa, che andremo nel tal posto e che torneremo alla tal ora. Stiamo fornendo informazioni preziose periladri!

• Ci sono momenti speciali in cui è necessario assentarci di casa. Partecipare ad un funerale di un congiunto o a un matrimonio, o a qualunque altro evento che ci impegna emotivamente, e che ci fa abbassare la guardia, può rappresentare una vulnerabilità di cui i ladri spesso approfittano.

• Sfortunatamente alcuni eventi che ci faranno assentare da casa non si possono nascondere. Funerali, matrimoni ma anche gite collettive sono normalmente pubbliche, almeno all’interno della nostra comunità. I ladri approfittano spesso di queste assenze programmate per commettere furti in casa. Facciamo in modo che qualcuno, in occasione di assenze note ai più, sorvegli la nostra casa. Chiediamo ai vicini di dare un’occhiata alla nostra casa mentre non ci siamo. Se questo non è possibile, accertiamoci almeno che sia ben chiusa e l’allarme inserito.

quando siamo in vacanza

• Quando partiamo per le vacanze, chiudiamo bene porte e finestre e ricordiamoci di chiudere anche la porta del garage, soprattutto se questo comunica con la casa. Inseriamo l'allarme

• Informiamo il vicino più fidato di dove andiamo, come può mettersi in contatto con noi e quando ritorneremo.

• Avvisiamolo se durante la nostra assenza ci saranno delle attività (un figlio che torna prima dalle vacanze, una riparazione che sarà eseguita durante la nostra assenza) per non allarmarlo inutilmente in caso di rumori provenienti dalla nostra casa. Offriamoci di fare altrettanto in sua assenza.

• Se decidiamo di far interrompere le consegne quotidiane (pane, giornale, latte, ecc.) dovremmo fidarci di chi le fa (perché interrompendo le consegne stiamo segnalando la nostra assenza), altrimenti è meglio (anche se più costoso) non disdirle e farcele ritirare da un vicino fidato.

quando i nostri vicini sono in vacanza o assenti

Quando siamo in vacanza, i nostri vicini sorvegliano la nostra casa e quando loro sono in vacanza, dovremmo fare altrettanto.

Dovremmo perciò:

• Ritirare la loro posta, evitando che si accumuli e riveli che la casa è vuota.

• Tenere sgombra la loro entrata per segnalare che la casa è abitata.

• Sorvegliare la sua casa prendendo nota di persone e veicoli sospetti che dovessero passare e ripassare o parcheggiare senza motivo intorno alla sua abitazione.

• Se notiamo qualcosa di strano e pensiamo che qualcuno stia tentando di entrare in casa del nostro vicino, avvisiamo prima le Forze dell’Ordine e poi gli altri vicini.

• Non sveliamo a estranei quando i nostri vicini sono andati via né quando torneranno. Se qualcuno chiede, restiamo sul vago e non forniamo informazioni

rientrando a casa

• Se, tornando a casa, ci accorgiamo che la serratura è stata forzata o abbiamo l’impressione che in casa ci siano degli intrusi, non facciamo gli eroi (potremmo scatenare una reazione istintiva del ladro che si vede scoperto). Non entriamo in casa, andiamo da un vicino e chiamiamo immediatamente le Forze dell’Ordine.

• Oppure non facciamoci vedere e stiamo a distanza di sicurezza. Segniamoci la descrizione dell’intruso, dell’eventuale auto e il numero di targa e chiamiamo le Forze dell'Ordine.

• Se entrando in casa ci rendiamo conto che abbiamo avuto delle visite sgradite, abbiamo subito degli atti di vandalismo o abbiamo subito un furto, non tocchiamo

niente e chiamiamo il 112.

• Potrebbe succedere che, soprattutto se abbiamo fornito un’accurata descrizione dei ladri, la loro auto e la via di fuga, che le Forze dell'Ordine tardino ad arrivare. Non agitiamoci (anche perché il furto è oramai avvenuto). Probabilmente le Forze dell'Ordine, sulla base della nostra segnalazione, stanno facendo di tutto per rintracciare i ladri e arrestarli. La priorità delle Forze dell'Ordine è l’arresto dei ladri e non la verbalizzazione del furto che abbiamo subito. Inoltre, se le Forze dell'Ordine che operano nel nostro territorio sono già impegnati nella gestione di reati più gravi (omicidi, incidenti stradali mortali, ecc.), la nostra chiamata sarà gestita con una priorità più bassa.

se ci troviamo in casa con il ladro

Non affrontiamo i ladri in alcun modo. Non sappiamo mai chi ci possiamo trovare davanti. I ladri professionisti, in genere, operano con molta sicurezza, mentre gli “improvvisati” agiscono spesso d’istinto. Dobbiamo mettere in conto che potrebbero essere alterati, essere armati o, semplicemente, potrebbero usare contro di noi o i nostri cari gli oggetti da scasso utilizzati per entrare in casa.

Per prudenza nascondiamo gli oggetti di valori in più punti della casa. Nel caso fossimo messi alle strette, possiamo portare i ladri in un solo posto.

• Nel malaugurato caso di un incontro ravvicinato con i ladri, cerchiamo di sembrare “collaborativi”. Non insultiamoli e cerchiamo di non innervosirli evitando movimenti

• bruschi e inconsulti. Piuttosto facciamoci vedere arrendevoli. Questo ci permetterà di diminuire lo stato di stress e l’attenzione dei ladri nei nostri confronti, facendoli sentire padroni della situazione. Non facciamo gli eroi. Nella nostra casa non c’è alcun oggetto, per quanto prezioso, che valga più della nostra vita e di quella dei nostri cari.

• Nel caso in cui avessimo in casa delle armi e ci trovassimo a stretto contatto con i ladri, evitiamo assolutamente il conflitto. Sotto stress, potremmo perdere il controllo delle nostre azioni. Chi si accinge a compiere un furto è consapevole e pronto ad affrontare casi del genere, mentre noi ci troviamo improvvisamente in una situazione che per noi è assolutamente imprevista. Cercare di prendere e usare un’arma può trasformare un semplice furto in un’aggressione dai risvolti

tragici. C’è anche il potenziale rischio che l’arma ci sia sottratta per essere usata contro di noi. Non ultimo, in caso avessimo la meglio sul ladro utilizzando un’arma da fuoco, c’è da considerare l’aspetto penale nell’ipotesi di un utilizzo improprio dell’arma da parte nostra.

auto sospette

• Se notiamo un’auto sospetta che sosta o transita vicino alla nostra casa senza apparente motivo, annotiamoci il numero di targa, il colore e il modello.

• La presenza di un'auto rubata vicino a casa nostra potrebbe indicare che stanno sorvegliando la nostra zona per decidere il loro obiettivo o stanno commettendo un furto. I ladri utilizzano spesso auto rubate per commettere i furti per evitare di essere identificati. Se abbiamo accesso ad Internet, possiamo verificare di persona se si tratta di un'auto rubata accedendo al registro delle targhe e veicoli rubati del Ministero dell'Interno:

http://coordinamento.mininterno.it/servpub/ver2/SCAR/cerca_targhe.htm

Abbiamo inoltre la possibilità di verificare se un’auto è senza assicurazione accedendo al sito:

https://www.ilportaledellautomobilista.it/web/portale-automobilista/verifica- copertura-rc

• Esistono inoltre molte applicazioni per smartphone e tablet, molte gratuite, che offrono lo stesso tipo di servizio. Queste applicazioni offrono il vantaggio di verificare

• immediatamente se un’auto è stata rubata o è senza assicurazione. Le stesse applicazioni offrono anche la possibilità di verificare se un documento è stato rubato.

• Scoprire che un’auto è senza assicurazione può essere un segnale importante. Alcuni ladri utilizzano macchine intestate a prestanome per svolgere le loro attività. Le Forze dell’Ordine sanno di persone a cui sono intestate centinaia di auto. Queste auto però hanno una caratteristica comune: molto spesso non sono assicurate. Quindi la mancanza di copertura assicurativa potrebbe indicare che l’auto, che magari staziona davanti a casa nostra, la stanno utilizzando per commettere un furto.

• In ogni caso, se scopriamo che si tratta di un'auto rubata o senza assicurazione, avvisiamo immediatamente le Forze dell'Ordine.

• Teniamo però presente che il database delle auto rubate non è mai aggiornato in tempo reale (a volte, chi è vittima di un furto d'auto se ne accorge dopo qualche tempo).

quando e che cosa segnalare alle Forze dell’Ordine

• È noto che la prima cosa che fa chi subisce un furto non è chiamare le Forze dell'Ordine ma andare dai vicini o chiamare i parenti, offrendo così un vantaggio ai ladri in fuga. Se stiamo assistendo ad un furto o lo abbiamo appena subito è importante chiamare immediatamente il 112, segnalando con precisione fatti, persone e auto coinvolte.

• Ma dobbiamo chiamare le Forze dell'Ordine anche quando qualcuno gira intorno a casa nostra e il suo comportamento non ci convince. Se è possibile, consultiamoci con i vicini, e in ogni caso prendiamo nota:

• Dell’ora e del luogo.

• Del numero di persone e del genere (maschi o femmine).

• Dell’aspetto (altezza, colore dei vestiti, cappelli e qualunque altro segno di riconoscimento che possa essere utile per identificarli.

• Descrizione accurata di quello che stanno facendo

Stesso discorso se un autoveicolo sosta o ripassa continuamente davanti a casa nostra senza un apparente motivo. Prendiamo nota:

• Dell’ora e del luogo.

• Del numero di targa, del modello e del colore dell’autoveicolo.

• Di quante persone ci sono a bordo, del loro genere e di cosa stanno facendo.

• Qualunque altro segno utile per identificarli (colore dei vestiti, adesivi o segni particolare sulla carrozzeria dell’auto).

Se non siamo abbastanza convinti da chiamare le Forze dell'Ordine, prendiamo

comunque nota di quello che vediamo. Nel malaugurato caso che avvenisse realmente un furto potremo fornire le informazioni raccolte alle Forze dell'Ordine.

Ricordiamoci che più tempestiva e accurata sarà la nostra segnalazione, maggiori possibilità ci saranno da parte delle Forze dell'Ordine di intercettare o di arrestare i ladri.

se bussano alla porta

Non lasciamo entrare in casa persone che non conosciamo.

Chiediamo di identificarsi (ricordiamoci che un biglietto da visita non è una carta d’identità, e che anche una carta d’identità può essere falsificata!). Se il visitatore non ci convince, telefoniamo alla società, ente o organizzazione che dice di rappresentare per controllare.

Se uno sconosciuto ci chiede se può usare il nostro telefono perché ha un’emergenza e il suo cellulare è scarico, non facciamolo entrare e facciamo noi la telefonata al suo posto.

Non mandiamo ad aprire i bambini, se non siamo certi di chi è alla porta.

• Se i nostri figli piccoli o adolescenti sono a casa soli devono ricevere istruzioni precise su come comportarsi quando qualcuno bussa alla

:: denunciare sempre furti, tentativi di furto e truffe

Molto spesso, un’ingiustificata e infondata diffidenza induce molti di noi che hanno subito un furto, un tentativo di furto o una truffa, a non denunciarlo.

Se si esclude la solidarietà della vittima con il ladro, rimangono altre poche ragioni per non denunciare un furto. Tra queste ci potrebbe essere:

1) Disinteresse, fatalismo e sfiducia nell'operato delle Forze dell'Ordine.

2) Timori di ritorsione da parte del ladro.

3) Inutilità della denuncia perché i propri beni non sono assicurati o perché il furto è avvenuto senza effrazione e pertanto è poco probabile che la nostra assicurazione ci rimborsi il danno. Esistono ragioni di carattere generale che dovrebbero indurci a denunciare tutti i furti subiti o anche solo tentati. Denunciare un furto subito è un momento di attenzione verso tutta la comunità e non soltanto un atto di protezione verso il nostro patrimonio.

Le nostre denunce per furto o tentato furto sono sempre contro ignoti. Se non ci sono elementi per far partire un’indagine (testimoni oculari, riprese dei sistemi di video- sorveglianza, tracce lasciate sul luogo del reato che potrebbero far risalire all’autore del crimine, ecc.), molto probabilmente la nostra denuncia sarà archiviata. Anche se la nostra denuncia non genera automaticamente un’indagine, è comunque importante portare l’evento all’attenzione delle Forze dell'Ordine.

Molto spesso i gruppi criminali agiscono in modo sistematico e routinario. Pertanto una precisa descrizione delle modalità di azione dei ladri, gli orari o i giorni in cui agiscono o anche il tipo di bene sottratto saranno in grado di fornire alle Forze dell'Ordine preziose informazioni per poter costruire un quadro preciso e magari far collegare fatti a persone già note, far partire indagini che vanno oltre il singolo evento e, perché no, facilitare il recupero dei beni sottratti e portare all’arresto degli autori. L’atto di denuncia non è quindi un’inutile perdita di tempo, ma un atto conveniente per fornire preziose informazioni alle Forze dell'Ordine.

• Quando decidiamo di presentare una denuncia per furto, le Forze dell'Ordine non possono sottrarsi al dovere istituzionale di riceverle e registrarle. Qualche volta però presentare una denuncia può essere complicato. Dobbiamo chiedere dei permessi lavoro e magari fare lunghe file negli uffici di Polizia. Le Forze dell'Ordine ci vengono incontro mettendo a disposizione sui loro siti web

(https://extranet.carabinieri.it/DenunciaViaWeb/) (https://www.denunceviaweb.poliziadistato.it/)

• delle pagine guidate attraverso le quali (rispondendo a una serie di domande) possiamo compilare la nostra denuncia on line. Una volta compilata la denuncia, possiamo stamparla e farla protocollare al più vicino ufficio di Polizia o dei Carabinieri. La denuncia sarà valida a tutti gli effetti e non occorrerà fare

custodiamo con cura gli oggetti di valore

Non lasciamo mai incustoditi gli oggetti di valore. Il luogo più sicuro è la cassaforte di una banca.

Se decidiamo di tenerli nella cassaforte di casa, ricordiamoci che deve essere murata in un punto ben nascosto e ben ancorata.

Consideriamo che i primi posti esaminati dai ladri saranno gli armadi, i cassetti, i

vestiti, l'interno dei vasi, i quadri, i letti e i tappeti. Perciò, se decidiamo di tenere in casa gli oggetti di valore, cerchiamo di non nasconderli in posti troppo ovvi.

Non facciamo sapere fuori dall'ambiente familiare se in casa abbiamo oggetti di valore o casseforti, né dove si trova la centralina del nostro sistema d'allarme.

contrassegniamo i nostri beni

I ladri sono interessati esclusivamente ai nostri beni. Raramente li rubano per usarli personalmente, ma lo fanno per ricavarne un guadagno. I ricettatori sono specializzati nel comprare e rivendere gli oggetti rubati.

I ricettatori tratteranno malvolentieri o si rifiuteranno di acquistare la refurtiva se è riconducibile al suo proprietario. Perciò è una buona idea contrassegnare i nostri beni.

• Non tutti i beni si possono contrassegnare, ma per molti oggetti di valore si può fare: biciclette, televisori, impianti hi-fi, lettori dvd, fotocamere, videocamere,

telefonini, attrezzi sportivi, orologi, stampanti e in genere qualunque oggetto che abbia una superficie, anche parziale in PVC, plastica, legno cuoio e altro materiale può essere inciso a caldo.

Una buona idea è usare il nostro codice fiscale come segno di riconoscimento.

I beni contrassegnati, oltre ad essere difficilmente smerciabili per i ladri, sono facilmente riconducibili a noi nel caso la refurtiva sia ritrovata dalle Forze dell’Ordine.

Esporre vetrofanie sulle porte d’entrata o sulle finestre indicando che nella nostra casa è attivo un “programma d’identificazione dei beni” può essere un ulteriore disincentivo per i ladri, sapendo che avrebbero più difficoltà a smerciare i beni rubati contrassegnati.

È buona norma preparare un elenco dei beni contrassegnati e conservarlo in un luogo sicuro.

Mettiamo il contrassegno sul “corpo” degli oggetti, non sulle parti rimovibili (coperchi, sportellino delle batterie, ecc.).

I timbri a caldo sono uno dei modi più semplici e diretti per apporre il contrassegno di riconoscimento. Sono timbri che, grazie al calore, permettono di lasciare dei segni

indelebili su materiali e superfici. In base al materiale da trattare, i timbri a caldo si possono regolare su una maggiore o minore potenza, in modo da garantire sempre il miglior risultato.

La stampa del contrassegno avviene attraverso l'uso di piastre con lettere o logotipi applicati a un riscaldatore.

Il costo di un timbro a caldo varia dai 100 ai 200 euro. Quelli più costosi sono dotati di un variatore di tensione. Si possono anche acquistare via Internet.

Le piastre sono intercambiabili, per cui si può pensare di acquistare il riscaldatore in società con i vicini (ad esempio, per un gruppo di Controllo del Vicinato è un tipo d’investimento che val la pena di fare), mentre la piastra con l’identificativo personale si può acquistare in proprio.

• In alternativa, si può usare un pirografo (che incide anche il metallo),

beni non contrassegnabili

I beni che non possono essere contrassegnati (quadri, gioielli, vasi, pellicce, ecc.) perché potrebbero danneggiarsi o perché fisicamente impossibili da contrassegnare, devono essere segnati in altro modo.

Un buon metodo è fotografarli, stampare le foto e apporvi sul retro la descrizione dell’oggetto, la data o il periodo di acquisto, il luogo di acquisto e i nostri dati identificativi. Conserviamo il tutto in un luogo sicuro, altrimenti rischiamo di fornire ai ladri la lista degli oggetti da rubare.

È buona norma allegare alle foto qualunque documento che possa comprovare la nostra proprietà del bene (atti di acquisto, fatture, certificati di garanzia, polizze di assicurazione, ecc.).

Un metodo alternativo è quello di filmare gli oggetti e anche (in modo leggibile) i documenti di acquisto o di proprietà.

Anche in questo caso è bene preparare una lista con la descrizione degli oggetti, date e luoghi di acquisto e qualunque altra informazione utile per rivendicarne la proprietà in caso di furto e successivo recupero della refurtiva.

facciamo l’inventario

• Creiamo una lista degli oggetti di valore che possediamo in casa.

• L’elenco deve contenere la descrizione del bene, il produttore, il numero di serie. Molti oggetti di valore (televisori, computer, cellulari, macchine fotografiche, ecc.) hanno un numero identificativo o di serie.

• Aggiorniamo periodicamente l'elenco e teniamolo in un luogo sicuro per evitare che diventi, per il ladro, “la lista delle cose da rubare”.

Tenere la lista dei beni nel computer di casa non è una buona idea. Potrebbero rubarcelo .La cassetta di sicurezza di una banca è il luogo ideale.

• In caso di furto possiamo usare l'inventario per allegarlo alla denuncia o alla richiesta di risarcimento danni alla nostra


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