Don Tonino Cabizzosu al 45° della ordinazione sacerdotale. Festa ad Ittireddu
Gli auguri del sito di Giornalia
Soltanto una settimana fa ci aggiungevamo, come sito di Giornalia, a molti suoi amici nel rendere gli auguri più festosi a don Mario Cugusi, da sette anni ormai parroco di Serdiana, per i suoi cinquant’anni di messa. Lo ricordavamo nelle imprese non soltanto religiose ma anche sociali e civili, di promotore culturale nel quartiere della Marina di Cagliari per tre lunghi e fecondissimi decenni.
Il nostro non è un sito religioso, ma certamente fra le tematiche trattate con qualche frequenza e non senza impegnativi approfondimenti quelle religiose sono comprese e s’allargano a riferire e commentare le attività di varia natura, inclusa quella strettamente intellettuale ed editoriale, di uomini di Chiesa.
In questo senso ci viene facile girare oggi gli stessi auguri rivolti una settimana fa a don Cugusi, ad un altro presbitero amato e illustre della Chiesa sarda che celebra domani 1° agosto i 45 anni del suo sacerdozio: don Tonino Cabizzosu, parroco di Ittireddu e responsabile del dipartimento dei Beni culturali della diocesi di Ozieri (a tale dipartimento fanno capo l’Archivio storico, la Biblioteca e il Museo della diocesi che, ricostituita due secoli e qualche anno fa, vanta però una più antica storia, ricollegandosi alle medievali circoscrizioni ecclesiastiche di Bisarcio e di Castro, fra Logudoro, Goceano e MonteAcuto).
Nativo di Illorai, classe 1950, don Cabizzosu è conosciutissimo in tutta l’Isola anche per aver tenuto la cattedra di storia della Chiesa presso la facoltà Teologica della Sardegna per ben 35 anni (proprio in questo 2020 ha svolto la sua ultima lezione e chiamato gli ultimi esami). Per tre lustri – voluto da monsignor Ottorino P. Alberti – ha diretto con valore e autorevolezza l’Archivio Storico Diocesano di Cagliari, il più importante ed antico dell’intera Sardegna. A tanto si è aggiunta una produzione scientifica forte di oltre cinquanta titoli, sviluppata secondo la metodologia appresa in particolare dal padre Giacomo Martina alla Gregoriana – università da lui frequentata per la specializzazione dal 1980 al 1984 – che interpreta la storia della Chiesa pienamente connessa al quadro sociale, economico e culturale del tempo e del territorio in cui la testimonianza evangelica ed ecclesiale si radica, s’espande o va in crisi.
A settant’anni è venuto il tempo, per lui, di concentrare nella sua provincia d’origine le formidabili energie intellettuali e spirituali che ancora lo sostengono. Innumerevoli sono coloro che, nel tempo, ne hanno conosciuto ed apprezzato risorse, lavoro e risultati. In modo specialissimo sono le comunità di Berchidda (dove esordì come viceparroco all’indomani della ordinazione e restò per cinque anni), di Bottida (dove per un decennio dal 1986 fu parroco combinando l’impegno con le attività nella Teologica e all’Archivio cagliaritano), di Ardara (dove si “rifugiò” – parroco di Nostra Signora del Regno – dal 2012, avendo lasciato ad altri la direzione dell’Archivio Storico della maggior diocesi isolana). Da tre anni è ad Ittireddu, riferimento saggio e sempre cordiale dell’intera popolazione.
Auguri, don Tonino: ad majora!
Aggiungo al redazionale due righe personali di speciale affetto a don Tonino Cabizzosu: a lui mi uniscono le esperienze adolescenziali di studio nella grande famiglia salesiana sarda. Lo scarto di una generazione non diminuisce ma semmai rafforza e potenzia la solidarietà che nasce dalla condivisione ideale. Andrea Giulio Pirastu
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